"È una competizione durissima e va preparata senza porsi un traguardo di partenza, secondo me, ma affrontando ogni partita come se fosse una finale. Nella scorsa stagione abbiamo ragionato così e il Napoli è arrivato ai quarti di finale. Ci avviciniamo di nuovo alla Champions con ambizione e allo stesso tempo con rispetto". Pensieri e parole di Giovanni Simeone. Intervistato da La Repubblica, il Cholito si è soffermato a lungo sulla Champions, sul sorteggio e su tanti altri temi, a cominciare dalla possibilità di affrontare l'Atletico Madrid di papà: "Non mi è ancora mai successo di sfidare il Cholo, chissà. Mi sento che una squadra spagnola ci toccherà, forse davvero l’Atletico Madrid di mio padre. Nel caso farò il massimo per batterlo, però: di questo sono certo".
L'attaccante argentino nel corso dell'intervista ha mostrato tutto il suo amore e il suo feeling con e per Napoli: "Ovvio che vorrei rimanere a vita a Napoli, ma dipenderà da me essere sempre all’altezza della situazione. Il riscatto mi ha reso felice, questo è il mio posto nel mondo e vincere qui da argentino è stato davvero speciale. Ho sgomitato nel calcio per dieci anni e so come vanno le cose. Mai sedersi".
Obiettivi in Serie A sono gli stessi? "In assoluto sì, ma nello specifico saremo noi questa volta la squadra da battere per tutti, dopo aver vinto lo scudetto. Per il Napoli sarà un campionato ancora più difficile e bisogna dare il massimo, in ogni partita. Abbiamo ancora fame, però. Tanta".
Bomber di scorta, dietro a Osimhen, Simeone si sofferma sul suo ruolo nel Napoli: "Devo farmi trovare sempre pronto, aspettando che ci sia bisogno di me, come è successo nella stagione scorsa in campionato e in Champions League. Non mi sento sminuito da gregario, ognuno di noi ha il suo ruolo decisivo, nel gruppo"