Il presidente cileno Gabriel Boric ha annunciato un piano nazionale per cercare di ritrovare più di mille persone scomparse durante la dittatura del generale Augusto Pinochet (1973-1990).

Per decenni questa ricerca è stata quasi esclusivamente responsabilità delle famiglie e sono stati ritrovati solo 307 resti. Il destino di altri 1.162 rimane sconosciuto.

"La giustizia è attesa da tempo", ha affermato il presidente Boric, lanciando il Piano nazionale per la ricerca della verità e della giustizia, la prima iniziativa ufficiale di questo genere.

"L'unico modo per costruire un futuro più libero e rispettoso della vita e della dignità umana è conoscere tutta la verità", ha aggiunto durante una cerimonia tenutasi fuori dal palazzo presidenziale, alla quale non erano presenti le forze dell'opposizione di destra.

Finanziato dallo Stato, questo piano mira a ricostruire la traiettoria delle vittime dopo la loro detenzione e scomparsa. La maggior parte dei dispersi erano operai e contadini di età media sulla trentina.

"Nessun altro governo ha avuto la volontà politica di garantire che questo calvario non riguardi solo i nostri cari, ma la società nel suo insieme e lo Stato che ha fatto sparire i nostri cari", ha reagito Gaby Rivera, presidente dell'Associazione dei parenti dei detenuti e Scomparso durante la cerimonia.

L'annuncio di Boric è un passo importante verso la chiusura di un capitolo doloroso della storia cilena. La ricerca dei desaparecidos è un processo lungo e complesso, ma è essenziale per garantire giustizia e verità alle vittime e ai loro familiari.

L’11 settembre 1973, Augusto Pinochet organizzò con l’appoggio della CIA un colpo di stato militare in Cile contro il presidente socialista Salvador Allende, eletto democraticamente tre anni prima, e impose fino al 1990 una dittatura militare caratterizzata da una sanguinosa repressione. Circa 40.000 persone sono state torturate e 3.200 sono state uccise o risultano ancora disperse.

Alla fine degli anni ’90, l’esercito fornì informazioni su circa 200 detenuti i cui corpi sarebbero stati gettati in mare, ma alcuni di questi corpi furono ritrovati in fosse comuni. Augusto Pinochet è morto nel 2006 senza essere mai stato condannato per i crimini commessi dal suo regime.