Vitulano

“Dissequestrate questo ponte. I documenti sono a disposizione. I cittadini hanno diritto ad essere soccorsi in maniera celere in caso di necessità. Ora questa è l'unica strada che potrebbero percorrere”.

E' l'appello, forte, lanciato dal sindaco di Vitulano Raffaele Scarinzi che nelle ultime ore ha presentato una nuova istanza di dissequestro per il ponte che si trova nel Comune di Vitulano al confine con i territori di Cautano e Campoli e che da sei mesi è sotto sequestro “dopo una querelle tra competenze. Una burocrazia che rischia di diventare pericolosa per la salute dei cittadini”.
Chiaro il riferimento ad un preciso episodio. In pratica un'ambulanza per soccorrere un'anziana della zona ha violato i sigilli messi dai carabinieri forestali per evitare di dover percorrere decine di chilometri in più per raggiungere la casa. “La magistratura ritiene che c'è un percorso alternativo: la Provinciale 109 che da mesi è però chiusa con un'ordinnza, anch'essa a causa di una frana” tuona il sindaco Scarinzi.

La vicenda

Il sindaco Scarinzi snocciola l'intera vicenda: “Il 20 gennaio scorso un'alluvione distrugge la strada per la frazione Pantanella. A quel punto come Comune abbiamo cercato la soluzione più veloce e realizza in somma urgenza un percorso alternativo ultimando un ponte costruito nel 1999 e rimasto incompiuto”.

Un lavoro non semplice per costi e impegno ma che è stato portato a termine grazie al lavoro encomiabile di un tecnico comunale che ora “ha ricevuto un avviso di garanzia” spiega amareggiato il primo cittadino.

La nuova strada completata a febbraio scorso “ma finisce nelle reti burocratiche e poi sequestrato.

“Quando al Genio Civile viene prodotto tutto quanto richiesto per il rilascio dell'autorizzazione idraulica – racconta Scarinzi - lo stesso comunica che queste autorizzazioni non sarebbero più di sua competenza ma spetterebbero ai Consorzi di Bonifica”.

Di qui il trasferimento di tutti i documenti ritrovati o prodotti ex novo al Consorzio con sede ad Alife: “L'ente al contrario, declina ogni sua competenza e dice che non ha nessuna competenza . "Sono amareggiato - conclude il sindaco Scarinzi - non entro nel merito di valutazioni che spettano ad altri organi; dico solo che occorre sbloccare al più presto questa situazione che penalizza i più deboli. Non deve prevalere la burocrazia sui cittadini”.

Poi una sottolineatura: “uno dei motivi del sequestro è stata la mancanza dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza nel 1999. quell'autorizzazione l'abbiamo trovata. C'è e abbiamo documentato tutto in maniera ineccepibile”.