Oggi 30 agosto mister Paulo Sousa compie 53 anni. Il tecnico portoghese passa il suo primo compleanno a Salerno da allenatore della Salernitana. E l'impatto in città difficilmente poteva essere più positivo. Arrivato nel momento di maggior difficoltà della nuova era targata Iervolino, l'allenatore nato nel piccolo paesino di Viseu ha portato agevolmente la Salernitana alla seconda salvezza consecutiva.
Una Salernitana quasi imbattibile
Da quando siede in panchina, Paulo Sousa ha visto la sconfitta in sole tre occasioni (e per la prima, contro la Lazio all'Arechi, aveva avuto pochissimi giorni per preparare l'incontro. L'ultima fuori casa con la Cremonese, invece, non contava più nulla a livello di classifica). Si tratta, in questo momento, dell'allenatore meno battuto della serie A, se si considerano i turni di campionato giocati da quando ha rilevato Davide Nicola. Con 4 vittorie, 11 pareggi e appena 3 sconfitte, la Salernitana sembra diventata una corazzata inaffondabile.
Il tecnico festeggia i 53 anni e aspetta un regalo da parte della società
Paulo Sousa ha rimarcato anche nell'ultima conferenza stampa post-partita che ha bisogno di giocatori che possano segnare. Un monito per la società, per andare a coprire la casella ancora vacante del numero 9. Uno dei numeri di maglia più importanti non è stato ancora assegnato e nel post-gara di Salernitana-Udinese l'amministratore delegato Maurizio Milan ha dichiarato, ai microfoni di Ottochannel, che si stavano valutando gli ultimi colpi in entrata. Il nome caldo è quello di Boadu (Monaco) che si aggiungerebbe all'ormai imminente ingaggio dell'esterno Tchaouna (Rennes).
Una carriera da celebrare
E in attesa di quest'ultimo regalo, Sousa può festeggiare i suoi 53 anni dall'alto di una condizione atletica invidiabile e una carriera da allenatore in forte ascesa. Il portoghese ne ha fatta di strada, sia con gli scarpini al piede che dopo averli appesi al chiodo. Centrocampista geniale per la sua straordinaria visione di gioco, vanta un record condiviso solo con il francese Marcel Desailly e Samuel Eto'o, ovvero quello di riuscire a vincere la Champions League per due anni consecutivi con due squadre diverse (con la Juventus nel 1996 e con il Borussia Dortmund nel 1997).
Paulo Sousa è stato particolarmente apprezzato per le sue doti tecnico-tattiche, nonostante alcuni problemi fisici di troppo lo abbiano costretto in infermeria per larghi tratti della sua carriera. Il giocatore portoghese, infatti, ha giocato solo in 228 incontri ufficiali, conditi da 5 gol e 21 assist.
Da allenatore, Paulo Sousa si è seduto sulla panchina di ben 11 squadre (includendo la Salernitana). Le esperienze più rlevanti al Maccabi Tel-Aviv, al Basilea, alla Fiorentina e come commissario tecnico della nazionale polacca.