Caro Ministro, ma perché noi che viviamo nelle zone interne del nostro Paese dobbiamo essere sempre visti come una realtà marginale? Dove, ma che vuoi che succeda lì? Oppure ma vuoi mettere la delinquenza che c'è nelle metropoli con qualche episodio insignificante che si registra nelle città di provincia?
Forse in partenza il ragionamento può essere anche valido. Ma ora non regge più. E le spiego perché. Ci sono segnali di grande preoccupazione. Si aprono negozi per il riciclaggio di denaro sporco, si favoriscono attività della movida che vendono alcol a prezzi irrisori ai minorenni, si lasciano per strada immigrati che non sanno cosa fare se non sfogare la loro rabbia. Sappiamo bene che nelle città di provincia il Ministero manda funzionari che non vivono assolutamente la realtà in cui operano, alla ricerca degli ultimi anni di pensione oppure accomodanti dirigenti che non vogliono problemi e puntano a minimizzare i dati su furti, rapine ecc...solo per avere positive valutazioni sul loro operato. Non funziona così, la realtà è un'altra cosa.
Ma dico: perché una città come Avellino o Benevento o altre città del Sud non possono aspirare ad essere guidate da personaggi di spessore, si, un funzionario di "ferro" che faccia tremare i polsi ad amministratori e cittadini?
Non so se il discorso è chiaro, ma la questione Sud è anche questa, non solo autonomia e tagli al Pnrr o al Rdc. C'è la necessità di una svolta nelle persone che rappresentano le istituzioni. Con tutto il rispetto per i funzionari che lo fanno ora. Ma i segnali sono allarmanti. E non coglierli sarebbe almeno superficiale.
Con stima e grandissimo sostegno, carissimo Ministro, perché gli irpini e i campani in genere, sono una sola famiglia e noi saremo sempre al suo fianco, spero che Lei possa almeno considerare le argomentazione che le ho sottoposto. Grazie.