Paulo Sousa fa il punto della situazione in vista di Salernitana-Udinese, prima partita casalinga di campionato. La curiosità: l'ultima partita in casa di Serie A è stata giocata proprio contro i friulani. Alla 37esima della passata stagione, la Bersagliera ribaltò il doppio svantaggio iniziale e chiuse nel migliore dei modi davanti al suo pubblico con una vittoria in rimonta per 3-2. Proprio in virtù di quello scontro e memore delle passate battaglie, Sousa esordisce elogiando la squadra allenata da Sottil.
Sousa: "Udinese è squadra che ci ha sempre messo in difficoltà"
“L’Udinese è una squadra fisica, tecnica e veloce che ci ha sempre messo in difficoltà. Domani ci attende una partita molto difficile in cui l’energia che si creerà tra squadra e pubblico sarà fondamentale per superare l’avversario di turno". Poi, la prima notizia importante: "Sia Martegani che Legowski hanno chance di giocare dall’inizio, anche se hanno bisogno di tempo per adattarsi al nuovo campionato". Sousa chiede ai tifosi "di sostenere la squadra e soprattutto i nuovi arrivati nei momenti di difficoltà. Abbiamo bisogno di tutti per farli arrivare al massimo potenziale, devono avere equilibrio emozionale e un buon approccio fra loro e la città è fondamentale”.
Un nuovo sistema di gioco possibile, ma c'è bisogno di tempo
Riguardo i nuovi innesti e possibili cambiamenti di natura tattica, Sousa è cauto. “Dopo la fine del mercato penserò a quello che abbiamo e se c’è la possibilità di cambiare qualcosa a livello tattico. Le caratteristiche di Cabral ci possono aiutare a pensare ad un sistema di gioco differente, i comportamenti devono essere sempre gli stessi poi a livello strategico e di modulo possiamo modificare qualcosa. I nuovi arrivati vengono da campionati diversi quindi c’è bisogno di tempo per vederli più pronti. Devo concentrarmi sui giocatori disponibili per giocare”.
Pirola, prove da leader. Bradaric è pronto. Dia, quasi
“Tutti i centrali di difesa possono giocare, credo che Pirola stia crescendo tantissimo nell’interpretazione del gioco. Fazio a livello di costruzione è molto bravo e le sue decisioni sono molto valide. Bradaric ha recuperato dai suoi problemi ed è pronto per darci una mano. Dia sta crescendo, non è ancora al suo livello ma sta ritrovando brillantezza e ha nelle gambe sempre più minuti. Se fossimo una squadra che ha il controllo del gioco per tutto l’arco della partita, Dia lo vedrei molto bene come prima punta ma credo che con un attaccante che da profondità e fa lavoro fisico davanti riesce a fare molto meglio”. E infine, il tecnico sprona il gruppo "storico" della squadra. "I giocatori dell’anno scorso stanno facendo un lavoro straordinario e fanno in modo che sia loro stessi che i nostri tifosi credano nel processo che stiamo portando avanti".
L'appello alla tifoseria
Per ultimo, Sousa lancia un appello ai supporters granata, che ricorda: "La connessione fra la squadra e i nostri tifosi alimenta l’energia. Le squadre che in questo campionato lottano per salvarsi devono partire a mille con idee chiare e concrete. Il risultato ci dà sempre più confidenza con il nostro lavoro". Il mister ha quindi concluso sul mercato e sugli obettivi: “Nessun allenatore è mai contento con quello che ha, si vuole sempre di più per avere maggiore possibilità per poter scegliere. Amo questo mestiere perché adoro vedere evolvere i miei giocatori e mi sento orgoglioso di partecipare alla loro crescita”.