Benevento

(f.s.) A questo punto della stagione è inevitabile che qualcuno cominci già a fare le carte al campionato che verrà. Come si fa a resistere a non stilare una probabile griglia di partenza? Favoritissime, ambiziose, outsider, sorprese, grandi, piccole, ce n'è per tutti i gusti. Ci hanno già provato tra gli altri Walter Novellino, Pasquale Casale e Renato Cioffi e tutti hanno finito per convergere più o meno sugli stessi nomi. Casale non ha avuto dubbi: “Avellino, Catania e Benevento hanno le squadre migliori”. Novellino al posto del Catania ha messo il Crotone, indicando poi Benevento e Avellino con quest'ultima che avrebbe “qualcosa in più degli altri in questo momento”. Anche per Cioffi il podio se lo contenderanno Avellino, Benevento e Crotone. 

Si capisce che le aspettative per queste quattro squadre sono davvero tante: basti pensare che a Catania negli ultimi tre giorni hanno sfondato il tetto dei diecimila abbonamenti. Numeri da serie A, proprio lì dove il presidente Pelligra vuole riportare gli etnei (oltre 300mila abitanti).

E' evidente che i pronostici tengono conto di tutti questi fattori. Della caratura tecnica di ognuna di queste formazioni al bacino d'utenza, alla voglia di riconquistare al più presto un posto nel calcio che conta.

Ad Avellino il presidente D'Agostino è in cerca di riscatto e ha chiamato Perinetti per far rivoltare la squadra deludente dello scorso anno come un guanto. Arrivi a go' go': da Ghidotti a Cancellotti, a Mulè, a Cionek e Rigione, a Palmiero, Varela e D'Amico, fino al bomber Patierno. Rastelli ha un ottimo organico, ora spetta a lui amalgamarlo. A Catania non sono stati da meno: nuovo allenatore, Luca Tabbiani dal Fiorenzuola e tanti volti nuovi, da Chiricò a Mazzotta, da Ladinetti a Zammarini, da Livieri e Bocic, da Marsura a Curado, fino a Di Carmine e al lituano Dubickas. Con questi nomi, non si può lasciare fuori il Catania dalla griglia dei favoriti.

Infine il Crotone. Vrenna ha voluto che Lamberto Zauli rimanesse sulla panchina calabrese, ma la squadra dello scorso anno è stata praticamente smantellata (via Mogos, Chiricò, Golemic, Cuomo), mantenendo pochi elementi (Tribuzi) e puntando su giovani come Tumminiello, ex enfant prodige della Roma. Gli addetti ai lavori inseriscono i pitagorici nella lista dei migliori e per ora bisogna credergli. Ma a questa lista andranno aggiunte tante altre squadre (Foggia, Cerignola, Juve Stabia, perchè no? Taranto e Monterosi) che partiranno con minori riflettori addosso, ma saranno certamente avversari da non sottovalutare mai.