Sant'Agnello

Mancano pochi giorni alla prevista scadenza del termine entro cui il Consiglio comunale dovrà deliberare sull'adeguamento del PRG alla modifica al PUT apportata dalla Regione Campania per consentire la realizzazione del nuovo Ospedale al posto dell'attuale Distretto sanitario 59.

Un voto decisivo per le sorti del nuovo e moderno nosocomio sulla base di un'idea progettuale nata nel 2011 e giunta a finanziamento nel 2022 con una spesa di oltre 100mln di euro a carico dello Stato e della Regione Campania. C'è però l'opposizione all'opera da parte della nuova Amministrazione Comunale eletta nel maggio scorso e guidata dal sindaco Antonino Coppola che di recente ha affidato a due tecnici, Alessandro Dal Piaz e Aldo Starace, un parere sulla fattibilità e compatibilità dell'opera anche in considerazione dei rilievi presentati da alcune associazioni.

In città però cresce il fronte contrario all'opera che sostiene l'orientamento della maggioranza ed è stato costituito un Comitato per la Tutela della Salute in Penisola Sorrentina per iniziativa di Rosario Lotito già coordinatore del Movimento 5 Stelle della Penisola Sorrentina. In pochi giorni sono aumentate le adesioni al Comitato che ha attivato anche una serie di iniziative social e mediatiche per contrastare l'opera ritenendo non idoneo il luogo in cui dovrebbe nascere, cioè nel centro della cittadina al posto dell'attuale distretto.

Un braccio di ferro che non coinvolge soltanto la comunità di Sant'Agnello perchè il progetto è un'iniziativa di tutti i sei comuni della Penisola Sorrentina e di Positano che sin dall'inizio hanno sostenuto l'idea del nuovo ospedale individuando anche la sede dove sarebbe dovuto nascere e che è stata indicata alla Regione Campania e all'Asl Napoli 3 Sud.

La posizione del sindaco di Sant'Agnello, peraltro medico-cardiologo in aspettativa per mandato elettorale, non è condivida dai colleghi primi cittadini del comprensorio che, secondo indiscrezioni, starebbero redigendo un documento a sostengo della realizzazione dell'opera che consentirà alla sanità ospedaliera del disttretto di compiere un importante passo in avanti risolvendo criticità sempre più marcate e irrisolvibili nei due attuali nosocomi di Sorrento e Vico Equense che diventerebbero Case di Comunità.