Avellino

“Il carcere di Bellizzi Irpino è una polveriera pronta ad esplodere, tra violenza, reati e caos totale”. Nessun dubbio per il Consigliere Nazionale Osapp, Emilio Fattorello ( nella foto, ndr), che parla di enormi criticità, vissute nel carcere alle porte di Avellino. Ieri, Mercoledì 23 agosto, nel reparto penale è scattata una maxi rissa. A scontrarsi circa 30 detenuti, durante la protesta, andata in scena per l'assenza di acqua nelle celle lo scorso lunedi.

Ad avere la peggio tre detenuti napoletani, che hanno rimediato frattura a costole e lesioni alla milza, e per uno di loro la perdita di parte del setto nasale. A farne le spese anche altri agenti rimasti contusi, nel tentativo di riportare l'ordine e la sicurezza nel reparto. Sono serviti caschi e scudi per riportare l'ordine nel reparto, e i sindacati presentano una dettagliata relazione su quanto accaduto.

“Il carcere sembra ormai essere in mano ai detenuti – spiega Fattorello -. Ogni giorno quello che arriva da Bellizzi Irpino è un vero e proprio bollettino di guerra. La situazione del carcere di Avellino è ormai allo stremo, e vige il caos totale. Spaccio di droga, pestaggi, estorsioni in danno ai detenuti meno pericolosi, sono all'ordine del giorno. Sembra proprio che a Bellizzi Irpino, tra gli oltre 500 carcerati ristretti, viga la cosiddetta “legge del più forte”. Spiega il consigliere Osapp Secondo Fattorello, rimarcando come la grave carenza di organico renda rischiosissime , anche le condizioni di lavoro per gli agenti in servizio. “Numerosi agenti sono in malattia a conferma delle drammatiche condizioni di lavoro. Nei fatti è impossibile lavorare in queste condizioni “ spiega Fattorello. 

Anche il segretario regionale campano dell'Osapp Vincenzo Palmieri interviene sul caso e spiega “Lo scorso 21 agosto circa 50 detenuti, approfittando del loro “stato illegittimo del regime di detenzione aperta”, che perdura nella Casa Circondariale di Avellino da troppo tempo nonostante precise prescrizioni di chiusura emanate dal Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria Regionale e anche grazie all’esiguo numero di Unità di Polizia Penitenziaria in servizio, avevano già dato vita ad una protesta collettiva per la mancata fornitura idrica che negli ultimi giorni ha lasciato a secco la struttura penitenziaria di Bellizzi”.

Solo pochi giorni prima ad essere picchiati erano stati due detenuti fratelli di origine marocchina. Lunedì un'agente penitenziario è stata portata al pronto soccorso, e ha rimediato una prognosi di sette giorni.

Dal canto suo Fattorello sottolinea “la mancanza di risposte e di interventi da parte dei Superiori Uffici Dipartimentali alle denunce sollevate dall’OSAPP, in merito alle ormai note criticità della Casa Circondariale del capoluogo irpino”. Il referente Osapp punta il dito rispetto alla gestione delle criticità. “Il carcere soffre di gravi criticità – spiega Fattorello – per una gestione fallimentare e per l’assenza di un direttore dell’Istituto e di un comandante del reparto che possano fronteggiare in maniera idonea la continua emergenza. “ Fattorello rimarca le criticità e chiede alla direttrice Concetta Felaco soluzioni ad horas, e annuncia la presentazione di una dettagliata denuncia rispetto alla gestione dell’istituto detentivo.”Prima di adire alle vie legali, nei confronti della direzione, l’Osapp chiederà in via urgente, un nuovo confronto con il Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria regionale, Lucia Castellano”.