Dopo tre riunioni, nonostante una delibera in tal senso approvata a maggio, Confindustria Campania non riesce ad approvare il nuovo statuto. Una riforma attesa da tutti gli industriali e soprattutto utile a mettere al passo con le nuove esigenze le regole interne associative. Ma l'Unione degli Industriali di Napoli, quella che ha maggiore peso nell'assetto regionale, non si presenta a ranghi serrati all'appuntamento. Il formarsi di due blocchi contrapposti porterebbe allo stallo. Di qui l'ipotesi di Oreste Vigorito reggente in quanto vice presidente anziano di Condindustria Campania. Il presidente dell'Unione sannita dovrebbe convocare nuove elezioni per giungere al più presto a una diversa composizione del Direttivo. Anticipando di un solo mese quello che naturalmente sarebbe accuduto copn la scadenza del mandato di Luigi Traettino, già in proroga fino al 30 settembre.

Per quello che si sa, l'elezione del nuovo presidente regionale, nonostante i numeri di Napoli, grazie a tradizionali bilanciamenti territoriali, dovrebbe essere appannaggio dell'Unione degli Industriali di Salerno. In via Madonna di Fatima molti vedrebbero di buon occhio l'attuale presidente Antonio Ferraioli proiettato su scenari regionali, ma il diretto interessato ha già chiarito di non averne la possibilità. Di qui le trattative in atto per cercare quella figura di "alto profilo" capace di mettere tutti d'accordo.