Il presidente della Salernitana Danilo Iervolino è stato intervistato dalla radio ufficiale della Lega Serie A e ha parlato a 360 gradi della squadra, del mercato, dei singoli e dei progetti per il futuro. Iervolino parte proprio dal 2-2 ottenuto all'Olimpico. «La partita contro la Roma è stata bellissima, Candreva è un grande campione e ha realizzato due gol con due prodezze balistiche incredibili. Dispiace perché forse potevamo avere un risultato più rotondo, ma va bene così, la Roma è una grande squadra. Spero non ricominci la `pareggite, ovvero i pareggi all`ultimo minuto. Dobbiamo avere più concentrazione e convinzione - afferma Iervolino -. Candreva lo sogno in Nazionale, anche se non è più un giovincello meriterebbe di giocare le ultime partite in maglia azzurra per dare un grande contributo. Antonio è un campione dentro e fuori dal campo, è un leader carismatico, fa giocate incredibili e non si risparmia mai».
L'algoritmo che complementa lo scouting
Iervolino si focalizza sugli ultimi acquisti. In particolare, su quello in un certo senso sui generis di Trivante Stewart, goleador dei campioni di Giamaica. «Gli algoritmi sono uno strumento formidabile, combinati logicamente all`azione umana, alla visione e alle valutazioni. Ci danno però la possibilità di avere una reportistica e una proiezione dei dati del calciatore che altrimenti sarebbe stato impossibile da valutare. È un calciatore velocissimo, giocava in un campionato decisamente inferiore, ma ci siamo chiesti `perché non fare una scommessa?. E se dovesse replicare anche solo l`80% dei dati nel nostro Campionato - sottolinea il patron granata - potrebbe diventare un calciatore incredibile. È giovane, va protetto e fatto crescere, senza troppe pressioni. La nostra squadra ha Dia prima punta, noi puntiamo tutto su questo grandissimo calciatore, gli altri daranno il loro contributo e avranno tempo per crescere e farsi valere».
E su Tchaouna, probabile ultimo colpo in entrata: «Il direttore sportivo sta facendo un lavoro incredibile, cercando di portare sia giovani promesse sia calciatori già pronti. Sono molto scaramantico, finché un calciatore non arriva a Salerno, supera le visite mediche e firma il contratto preferisco non annunciarlo».
L'amore viscerale per Salerno e i salernitani
Per quanto riguarda il rapporto con la città, Iervolino spende solo belle parole. «Sono legatissimo a Salerno, provo un amore viscerale nei confronti della città e dei salernitani. I nostri tifosi sono speciali, la loro passione e il loro amore lo trasferiscono ai calciatori, dando la giusta e naturale pressione agli addetti ai lavori, ma soprattutto un`energia incredibile. Sono esigenti e attenti, ma anche affezionati, amorevoli, sanno coccolare i propri beniamini».
E nei progetti a lungo termine c'è la crescita della società, l’importanza del settore giovanile e le infrastrutture. «È un percorso dinamico, a volte un po’ tortuoso, ma spero di poterlo realizzare. Passi in avanti sono stati fatti con lo stadio, dovremo conciliare le partite in casa con la ristrutturazione dell’Arechi, stiamo valutando anche dei terreni per la nuova struttura sportiva. Stiamo poi lanciando delle Academy nel mezzogiorno d’Italia, vogliamo puntare sui giovani, sulla nostra Primavera. Il progetto è partito - assicura Danilo Iervolino - e ci auguriamo di portarlo a compimento nel giro di 24-36 mesi».
Squadra già completa: si può fare sempre di più ma abbiamo preso 7 calciatori e c'è tutto per fare bene
Quando si affronta il tema del calciomercato, Iervolino si mostra soddisfatto. «La squadra è completa in ogni reparto. È evidente che si può fare sempre di più, ma abbiamo preso 7 calciatori, quindi abbiamo già raggiunto gli obiettivi e le promesse che dovevamo fare per essere una squadra competitiva e centrare la salvezza quanto prima. Siamo una bella squadra, con un grande allenatore e un direttore molto bravo, la tifoseria è straordinaria, abbiamo progetti in itinere importanti… Ci sono tutti gli elementi per fare bene».
Per il presidente «la Salernitana è stata costruita per fare punti e giocarsela con tutti. Ci sono due aspetti: quello del risultato, che è il più importante, ma anche quello del bel gioco e del divertimento. Mi aspetto tutte e due le cose, dobbiamo diventare un po’ più cinici nel cogliere il risultato, nella capacità di portarlo a casa, continuando ad esprimere un bel calcio».
Iervolino si sofferma sull'obiettivo che è la permanenza nella massima serie. «È evidente che stiamo costruendo una squadra che può giocarsela con tutti, vediamo come i nuovi innesti riusciranno a dare il loro contributo a questo gruppo già forte. Nessun alibi, questa è una squadra che abbondantemente deve centrare il risultato della salvezza».
Un ponte tra Napoli e Salerno. Sousa, un mister per crescere insieme
La rivalità tra Salerno e Napoli è un altro tema di discussione. Per Iervolino, come ricordato già in molteplici occasioni «le due squadre devono costruire un ponte per essere amiche. Concorrenti quando si gioca la partita, ma amiche in virtù della vicinanza territoriale e culturale che ci lega».
Si chiude parlando di mister Sousa: «È un uomo molto carismatico, duro, pretende molto da se stesso e dagli altri - ricorda il presidente -. Lo abbiamo scelto per vedere un bel calcio e far crescere i giovani e tutta la Salernitana, altrimenti non avremmo preso un allenatore con la sua esperienza e caratura internazionale. Ci aspettiamo che sia il 12° uomo in campo, dia energia e fiducia, faccia maturare i talenti e crei valore per la Società. Penso sia l’uomo giusto», chiosa il presidente granata.