Napoli

Quattro maledetti centesimi. Alessandro Sibilio è rimasto fuori di un soffio (48.43). L’azzurro ha terminato la sua avventura nei 400 ostacoli essendo il primo degli esclusi. La condizione, però, non era la migliore possibile. Forse sarebbe bastato qualche allenamento in più per farcela, ma l’importante era esserci. Tutta esperienza. Una motivazione importante per arrivare il prossimo anno agli Europei di Roma e alle Olimpiadi di Parigi col dente avvelenato. Bisognerà trovare la migliore condizione fisica e soprattutto tanta fiducia, quella che forse è un po’ mancata soprattutto nei primi 300 metri. Sibilio ha finito la gara facendo il rettilineo finale a velocità doppia rispetto agli altri, un rimpianto in più dopo una curva corsa troppo in controllo.

La semifinale è stata vinta da Karsten Warholm in 47.09. In finale col secondo tempo (47.24) Rai Benjamin, a seguire spazio a Clarke (47.34), Bassit e Dos Santos (47.38), MC Master (47.72), Magi (48.30) e Abauku (48.39).

La specialità dei 400 ostacoli ormai è giunta ad un livello stellare. Il campano se vuole essere competitivo dovrà cambiare marcia e abbattere con continuità il muro dei 48’’ e anche quel record italiano di Fabrizio Mori (47.54) che dura ormai da troppo tempo.

Riuscirci non sarà semplice, ma il Sibilio visto in Coppa Europaa fine giugno correre 48.14 sembrava essere lanciato verso quella barriera. Il talento c’è, le motivazioni anche, bisognerà trovare quel pizzico di fortuna che non guasta e soprattutto stare bene fisicamente.