In un cambiamento significativo dopo diversi anni, l'Italia ha perso il suo status di maggiore produttore mondiale di vino. La Francia ha ora superato l'Italia in termini di quantità prodotte, almeno secondo le prime stime relative alla vendemmia in corso, la quale è stata influenzata dalle condizioni meteorologiche estreme. Questo è quanto emerge da un'analisi condotta da Coldiretti, un'organizzazione italiana che si occupa di agricoltura e sviluppo rurale, riguardo alla situazione della vendemmia che si sta svolgendo sia in Italia che in Francia. Questa vendemmia potrebbe segnare un evento storico in termini di volumi prodotti.

Coldiretti fa notare che in Italia si prevede una riduzione del 14% nella produzione, con un totale stimato di circa 43 milioni di ettolitri di vino, a fronte dei 50 milioni registrati nella stagione precedente. Questo posizionerebbe il 2023 tra gli anni più difficili per il settore vitivinicolo italiano nell'ultimo secolo, equiparandolo agli anni critici come il 1948, il 2007 e il 2017. Dall'altra parte, nonostante le sfide della peronospera (malattia delle piante) e della siccità, la Francia si prevede che otterrà una vendemmia di dimensioni comprese tra 44 e 47 milioni di ettolitri, in linea con la media del periodo 2018-2022. Nel frattempo, la Spagna dovrebbe rimanere al terzo posto, con una produzione stimata di circa 36 milioni di ettolitri.

Tuttavia, la vera sfida non risiede solo nella quantità di produzione, ma anche nella valorizzazione della stessa. In Italia, si continua a puntare sulla qualità del vino, sostenuta da una vasta gamma di 635 varietà di uve iscritte nel registro viticolo, il doppio rispetto a quelle presenti in Francia. Coldiretti sottolinea che il processo di qualificazione del vino "Made in Italy" è confermato dal successo delle esportazioni, incluso il mercato francese. Nonostante la crescente popolarità delle bottiglie italiane in Francia, le esportazioni italiane di vino verso il Paese transalpino sono aumentate del +18,5% in valore nei primi cinque mesi del 2023, secondo i dati elaborati da Coldiretti basandosi su informazioni fornite dall'Istituto nazionale di statistica italiano (Istat).

La vendemmia in Italia non rappresenta soltanto un momento cruciale per l'industria vinicola, ma anche un fattore trainante per l'occupazione. Coldiretti riporta che il settore crea opportunità lavorative dirette per 1,3 milioni di persone, coinvolgendo non solo coloro che operano nei vigneti e nelle cantine, ma anche quelli impegnati nella distribuzione commerciale e nelle attività connesse al comparto.