Salerno

Partita dopo partita diventa sempre più complicato trovare aggettivi idonei a descrivere il numero 87 della Salernitana, Antonio Candreva. Mast'Antonio, Fantantonio o semplicemente Tonino: tanti modi diversi per parlare dello stesso grande, immenso campione. E dall'alto dei suoi 36 anni, sembra essere nel punto più alto della sua carriera, per rendimento e impatto. 

Candreva infinito: 7 gol nelle ultime 7 partite ufficiali e media realizzativa mai così alta

Il giocatore romano, con un lungo trascorso in club di prima e seconda fascia (Lazio e Inter su tutte), ha accolto in pieno la sfida granata e qui ha trovato l'elisir di lunga vita (agonistica). All'ombra dell'Arechi e con l'ippocampo sul petto, Candreva ha collezionato 10 reti e 5 assist in 37 gare ufficiali.

Una media realizzativa mai così alta - complice anche la posizione trovata da Paulo Sousa, che ne sta valorizzando al massimo le caratteristiche - e che, in queste due prime partite ufficiali (Ternana e Roma) ha regalato ben tre marcature. Un gol ogni 60 minuti con il 100% delle marcature che portano la sua firma. Se consideriamo anche le ultime quattro dello scorso campionato, Candreva è andato a segno in 6 partite su 7 (per un totale di sette gol). Uno score da autentico bomber nel punto algido della sua carriera.

Noto per la sua capacità di creare assist e sfornare cross a ripetizione, Antonio Candreva è riuscito a reinventarsi sfruttando una sempre più profonda sagacia tattica e sfruttando al massimo le sue doti tecniche e fisiche. Perché sì, nonostante la carta d'identità parli di un uomo nato negli anni Ottanta, Tonino scorazza per il campo come un ragazzino, che si diverte e fa divertire. Ogni giocata è funzionale e anche l'estetica del tocco non è mai art pour art. Basti vedere proprio i due baci al pallone - uno di destro, uno di sinistro - che hanno permesso alla Salernitana di ottenere il momentaneo vantaggio sul campo della Roma. Candreva ha raggiunto la piena consapevolezza nei suoi mezzi e nel gioco, mostrandosi ora atleta, ora tecnico, ora mental coach. Perché si sa, che in questa vita e al giorno d'oggi, bisogna sapersi reinventare e aumentare il ventaglio delle proprie capacità.

Con tutto quello che il veterano offre sul campo, ci sarebbe da aprire un dibattito "nazionale". In azzurro Candreva è giunto a 92 presenze totali, tra incontri ufficiali e amichevoli, collezionando anche otto reti. E se è vero che, come succede già scientificamente in NBA c'è da pensare al load management (ovvero il minutaggio ottimale per mantenere i carichi di lavoro del giocatore a livelli ottimali), questo ragazzino di 36 anni meriterebbe più di chiunque altro, in questo momento storico, di tornare a vestire la maglia azzurra. Candreva manca dal 2018 (due partite di livello, sebbene amichevoli, contro Argentina e Inghilterra) e sembrano passati davvero troppi anni - anche in maniera ingiustificata - dai suoi ultimi ritiri a Coverciano.

Altri di questi cento(due), Mast'Anto'!

E se con la Ternana, alla prima partita ufficiale della stagione 2023/2024 è giunto il gol numero 100 (celebrato con una bella grafica in cui veste la fascia da capitano della Bersagliera), con la Roma è tornato a segnare una doppietta dopo ben 7 stagioni (l'ultima volta fu contro la Fiorentina vestendo la maglia dell'Inter, il 22 aprile 2017. In quell'occasione, la viola prevalse con un pirotecnico 5-4). L'atleta è più in forma che mai e stando alle parole di Sousa, il suo fantasista è entusiasta dell'esperienza che sta vivendo a Salerno. L'Arechi e i suoi tifosi diventano così la fonte di questa giovinezza, che oltre al farlo sembrare più giovane, gli tirano su anche un sorriso difficile da mandar via. A lui, e a una città intera.