Avellino

Ancora problemi nella Casa circondariale di Avellino per la gestione di un detenuto con gravi problemi psichiatrici.

Come spiega Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “il detenuto, trasferito nuovamente al carcere di Avellino, si era già reso protagonista, nel corso di altre detenzioni nella struttura irpina, di molteplici comportamenti turbativi dell'ordine e della sicurezza e, da ultimo, era stato corresponsabile di una spedizione punitiva avvenuta ai danni di altri detenuti a causa della quale tre agenti di polizia penitenziaria erano finiti agli arresti domiciliari. Ebbene, il detenuto in questione, solo nella giornata di venerdì, è stato portato per ben quattro volte in ospedale, creando un caos non facile da gestire considerata anche la grave carenza di organico in cui versa l'istituto irpino. Ancora una volta, il Provveditorato della Regione Campania movimenta i detenuti tra gli istituti della regione senza un minimo di criterio logico”.

Guacci denuncia che quel che avviene all’interno del carcere irpino “è un bollettino di guerra: tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che si presentano, senza avere un Comandante di reparto titolare. Tale situazione è stata denunciata a tutti i livelli, sia regionale che nazionale, ma senza alcun riscontro. Anzi, il Prap di Napoli continua a fare provvedimenti provvisori ai dirigenti di Polizia Penitenziaria, con un grave danno all’erario, visto che avvengono con missione e macchina di servizio. 

La situazione in Campania risulta essere davvero scandalosa se si pensa che in un momento critico come questo il Provveditore Regionale, Lucia Castellano, prende un mese di ferie (!) facendosi sostituire, come è già avvenuto a luglio, da un Direttore di seconda fascia e /o in alternanza da un vice direttore del carcere di Poggioreale, sottraendo allo stesso istituto un Direttore penitenziario durante il piano ferie. Insomma, quello di Napoli guidato da Castellano è un Prap ormai allo sbando”.

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, non fa sconti al Provveditore regionale di Napoli: “Castellano sembra voler deliberatamente ignorare i problemi delle carceri campane, come si evince anche dalla lettura di una sua intervista recente. Deve spiegare in due anni che dirige il Prap cosa ha fatto per migliorare la sicurezza degli istituti e soprattutto la sicurezza dei poliziotti penitenziari. Tutto è fermo. Avellino, Salerno, Ariano Irpino, Carinola: in questi istituti le aggressioni verso la Polizia Penitenziaria e il caos gestione sono all’ordine del giorno. Per non parlare del valzer dei comandanti di Reparto, che vengono messi in mobilità senza nessun interpello così come i dirigenti della Polizia Penitenziaria comandati a fare i responsabili dei Nuclei traduzione senza nessuna trasparenza (vedi Secondigliano- S Maria C V ed altre sedi). Tutte denunce più volte segnalate dal SAPPE ma rimaste senza risposta. In Campania è tutto precario, ivi compresi gli istituti penitenziari critici che non hanno un dirigente della Polizia Penitenziari fisso”. 

Capece torna infine a chiedere “l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato". E si chiede: “Ma il Capo dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo le sa queste cose o no? E se le sa, perché non assume provvedimenti e si ricorda di essere anche Capo della Polizia Penitenziaria?”.