Ne ha uccisi sette. E ha tentato di ucciderne altri sei. Tutti neonati. Viene dalla Gran Bretagna e ha un nome, un cognome e un volto da strega degli horror più crudeli: l'infermiera Lucy Letby, considerata uno dei più spietati serial killer nella storia del paese.
Arrestata nel 2018, Letby, una donna di 33 anni, aveva operato a lungo in due noti ospedali dell'Inghilterra settentrionale, il Women’s Hospital di Liverpool e il Countess of Chester Hospital, senza destare sospetti. La polizia è stata allertata solo nel 2017, quando la sua vera natura era già stata nascosta dietro un atteggiamento premuroso. In realtà, l'infermiera aveva causato la morte di numerosi neonati con metodi crudeli e insidiosi, spezzando così le vite appena iniziate.
I metodi utilizzati includevano l'iniezione d'aria, dosi eccessive di insulina, il latte avvelenato e perfino il diaframma spezzato. Ogni volta, Letby adottava una matrice diversa, spesso coinvolgendo inganni e perfidie aggiuntive, come bigliettini apparentemente compassionevoli scritti ai genitori disperati o l'offerta di un'ultima fotografia insieme ai loro piccoli.
Secondo il giudice, Letby ha agito con freddezza e premeditazione. I genitori delle vittime, identificate legalmente solo come bimbo L ed M, la considerano un "mostro" che ha privato loro di ogni gioia e felicità.
L'arresto di Letby è stato preceduto da un'intensa indagine della polizia denominata "Hummingbird" (colibrì), forse a simboleggiare la delicatezza dei neonati uccisi e attaccati. L'indagine ha coinvolto una squadra di 70 investigatori e ha richiesto diversi milioni di sterline. Sono state esaminate 4.000 nascite nei due ospedali in cui Letby aveva lavorato durante gli anni del suo servizio. È emerso che se i dubbi espressi da alcuni medici fossero stati presi sul serio, molte vite avrebbero potuto essere salvate.
Già nell'ottobre del 2015, il professor Stephen Brearey aveva lanciato l'allarme al Countess of Chester Hospital dopo la morte di cinque neonati sotto le cure di Letby. Tuttavia, l'ospedale non aveva agito, permettendo così a Letby di continuare i suoi crimini l'anno successivo, uccidendo altri due bambini.
Ora è in corso un'inchiesta governativa sulla vicenda. Il ministro della Sanità, Steve Barclay, ha espresso le sue condoglianze alle famiglie coinvolte e ha sperato che l'inchiesta possa dare loro le risposte di cui hanno bisogno.
Dopo 110 ore di discussione in camera di consiglio, la giuria ha emesso il verdetto. Tuttavia, non tutte le famiglie hanno trovato la consolazione della giustizia. Su due casi, Letby è stata giudicata non colpevole, mentre per il tentato omicidio di altri cinque bimbi la giuria non è riuscita a prendere una decisione.
I genitori dell'infermiera hanno assistito al processo increduli, e alla fine la madre di Lucy Letby ha gridato che deve esserci stato un errore. Tuttavia, secondo l'avvocata della pubblica accusa Pascale Jones, ciò non è vero. Letby ha tradito completamente la fiducia riposta in lei e ha agito in modo spietato contro neonati estremamente vulnerabili. Ha celato i suoi crimini cambiando metodologie per colpire le sue fragili vittime. Sostanze in apparenza innocue, come aria e latte, sono diventate letali nelle sue mani.