Benevento

(f.s.) Vi ricordate quella sfida di fine aprile '22, quando il Benevento di Caserta, ad un passo dalla A, si fece “incartare” da una Ternana che non aveva più nulla da chiedere al campionato? Quell'incontro terminò 2 a 1 per le Fere di Lucarelli con l'illusorio gol del vantaggio di Barba e con la rimonta umbra firmata Donnarumma e Partipilo. Ma soprattutto con quel senso di impotenza contro una squadra che col pallone tra i piedi faceva quello che voleva. E allora è bene ricordare anche quel centrocampo rossoverde che fece il bello e cattivo tempo quella sera: Defendi, Proietti e Palumbo orchestrati da un regista che dettava i tempi in maniera perfetta, Davide Agazzi. Già proprio quel giocatore che il Benevento sta per vestire di giallorosso. Si è fermato in ritiro per un problema al retto femorale, ma Lucarelli, per l'esordio delle Fere con la Sampdoria, sperava già di poterlo recuperare. Poi ci ha rinunciato ed ha anticipato quello è stato comunicato nel pomeriggio. In giallorosso Agazzi avrà tutto il tempo per riprendere la migliore condizione fisica, visto che il campionato non inizierà prima del 3 settembre.

QUI BERGAMO. “Tecnica sopraffina e grande visione di gioco”: lo hanno presentato sempre così il ragazzo di Trescore Balneario, una località a 14 chilometri da Alzano Lombardo, dove è nato Matteo Andreoletti. Parleranno la stessa lingua, di questo non c'è dubbio. E anche sul piano tattico si troveranno subito, con quella matrice unica della nascita calcistica nell'Atalanta.

Agazzi ha trascorso molti anni sotto l'ala protettrice della Dea, prestito al Savona, al Lanciano e al Catania. Quel soprannome di “geometra” appioppatogli per le linee disegnate a favore della sua squadra, poi ancora prestiti al Foggia e al Livorno: tanta serie B, qualche vittoria in C. Proprio in Toscana il taglio dell'ombelico con la Dea e a gennaio del '21 l'approdo al Vicenza in B, prima delle due stagioni di ottimo livello a Terni.

GIALLOROSSO. Ora la scelta di sposare il progetto del Benevento. Che deve averlo intrigato non poco. Sul piano tecnico può ricoprire ogni ruolo di centrocampo, sia in un reparto a due che a tre: dotato di un buon calcio, di ottime doti atletiche, si propone come centrocampista completo, in grado di fare al massimo entrambe le fasi. Il “geometra”, insomma, è pronto a disegnare a modo suo il gioco della Strega.