Avellino

Stavolta ci siamo. Finito e collaudato, il tunnel di Avellino, l'opera più lunga e controversa della storia amministrativa della città capoluogo, è pronto. Il sottopasso è lungo meno di un chilometro, costato oltre 20 milioni di euro (circa 200mila euro al metro), percorribile a doppio senso di marcia, collegherà Piazza Libertà a via San Leonardo.

Superato anche l'ultimo ostacolo, quello di una “relazione a strutture ultimate” che non era stata consegnata, relativa a un piccolo tratto di muro in cemento armato realizzato per collegare la rampa di uscita del tunnel al parcheggio esterno del Mercatone, ora si può finalmente aprire. L'opera muraria fu progettata e conclusa nell'estate del 2009 ma solo qualche mese fa, prima di consegnare tutta la documentzione al Provveditorato, l'ente si era accorto della mancanza della certificazione necessaria ad attestare la fruibilità di quel tratto di tunnel.

Rescisso per inadempimento il vecchio contratto, il dirigente del settore lavori pubblici, Filomena Smiraglia, nel maggio scorso aveva dunque affidato all'ingegnere Diego Mauriello, funzionario tecnico del Comune, il compito di presentare la relazione mancante. A questo punto ci dovrebbe essere tutto per ottenere il via libera definitivo e aprire alla circolazione il sottopasso. Adeguata alle prescrizioni Enel anche la cabina elettrica e il suo elettrodotto, realizzata la segnaletica interna ed esterna e il sistema di illuminazione, la strada attende solo di essere aperta.

Il sindaco Gianluca Festa era pronto a tagliare il nastro da tempo, più o meno da quando vestiva i panni di vice sindaco dell'amministrazione di Giuseppe Galasso. Ora, a distanza di 15 anni, sarà lui in fascia tricolore a battezzare il tunnel insieme a un'altra mezza dozzina di opere iniziate e mai finite.