All'edizione odierna del quotidiano Repubblica, uno degli avvocati del Napoli Mattia Grassani ha fornito nuovamente indicazioni in merito alla penale di Luciano Spalletti: "Ha chiesto di essere liberato anticipatamente dal contratto di prestazione sportiva e dall’accordo sui diritti d’immagine. Per motivi strettamente personali non intendeva allenare nella stagione 2023/24, in Italia ed all’estero, presso club o nazionali. Il Napoli ha acconsentito rinunciando ad avanzare ogni pretesa risarcitoria, a condizione della fissazione di un corrispettivo in caso di inadempimento di tale impegno, determinante per ottenere il consenso del club azzurro. Mi riferisco ovviamente all’anno sabbatico.
Non si può parlare, dunque, di patto di concorrenza. I presupposti su cui la penale si fonda sono altri e il tecnico sa benissimo cosa ha firmato. Esiste un vincolo di riservatezza, questo posso confermarlo, ma non mi risulta sia stato violato. L'ammontare si riduce proporzialmente al decorrere delle mensilità della stagione sportiva in corso. La quantificazione non è ancora stata fatta perché la questione non attiene al quantum, ma al principio. In ambito federale, l’allenatore non ha più vincoli quindi è libero di fare le proprie scelte, assumendosene, ovviamente, le conseguenti responsabilità".