Avellino

La formula piace: ti sparano a palla le canzoni più conosciute del momento mettendo i fuochi pirotecnici in sinc con i brani. Giochi di colori infiniti e la musica che ascolti tutti i giorni, insieme agli amici, mariti, mogli. E fidanzatine, perché i giovanissimi erano quelli che affollavano di più lo spiazzo dello stadio Partenio, da tre anni scenario della manifestazione. Ventimila persone, tutte con il naso all'insù, a seguire i fuochi che sono nell'animo dell'Avellinese, come la processione dell'Assunta e pochissime altre cose che proprio non puoi toccare a chi vive nel capoluogo.

Costano? Sì, in poco più di mezzora bruci 55mila euro, più i costi di un'organizzazione che non deve lasciare nulla al caso, e che, per la sicurezza, coinvolge polizia, carabinieri e vigili del fuoco, lì pronti a far capire i limiti che l'enorme folla deve rispettare per la sua tranquillità. Ma anche gli attori di una rappresentazione teatrale si pagano, e i registi, e gli autori dell'Opera. È uno spettacolo, piuttosto che ospitarlo al Gesualdo, si usa il piazzale dello stadio. 

Il sindaco Gianluca Festa ne fa arma di propaganda? Beh, pure questo fa parte del gioco delle parti. In ogni caso, tra i ventimila che seguono i fuochi di ferragosto quanti non sanno che, in quota parte, sono loro gli impresari e i "gestori" sono in prima fila ma sempre pro tempore. 

(Le immagini sono del regista di Ottochannel Orlando Matarazzo).