Salerno

A Pontecagnano apre ufficialmente l'Ochoa's Boys Fan Club. L'iconico duo di tifosi Siro Amendola e Alessandro Lamberti è riuscito a ufficializzare quel matrimonio di fatto, che si è celebrato fin dal giorno in cui la leggenda messicana ha apposto la firma sul contratto che lo avrebbe portato a Salerno. I due ragazzi avevano annunciato l'apertura del fan club già un mese fa e da allora l'interesse per l'Ochoa's Boys Fan Club non ha fatto altro che aumentare.

Siro e Alessandro, fondatori del club: "Volevamo aprire prima del campionato. Siamo stanchi ma felici. Sarà club per i giovani"

Siro Amendola afferma che "siamo emozionati, stanchi ma una emozione grandissima. Questo club l'abbiamo fatto per i giovani, organizzeremo tornei in cui metteremo in palio gadget della Salernitana". Alessandro Lamberti sottolinea che "aprire il club è stato difficile, perché volevamo aprire prima dell'inizio del campionato. Però siamo molto contenti".

E sul perché il fan club dedicato proprio a Ochoa, Siro risponde che "oltre ad essere un grande portiere che ci fa vincere, è messicano: significa che è caliente, e ogni domenica è festa". E sul rapporto con il portiere. "Lo frequentiamo ma non siamo invadenti. Qualche tempo fa ci girò la prima pagina di un giornale messicano in cui apparivamo noi, come Ochoa's Boys". 

Inaugurazione in grande stile: Pontecagnano tinta di granata e del giallo della prima maglia del portiere messicano

Siro e Alessandro hanno mostrato di essere non solo grandi tifosi, ma anche degli ottimi organizzatori. All'inaugurazione - che iniziava alle ore 19:00 - erano presenti centinaia e centinaia di tifosi. Tra dj set e tribute band degli 883 (con l'esecuzione di "Sei fantastica" come momento clou), i supporter granata hanno potuto scaldare la voce per l'arrivo dell'ospite d'onore: Guillermo Ochoa. Il portiere messicano è arrivato attorno alle 19:45 e il pubblico presente, guidato proprio dai due fondatori del fan club, l'accolto con il massimo degli onori.

Forse stupito dall'incredibile calca presente lì per lui, il portiere messicano si è mostrato particolarmente emotivo. Tanti abbracci e sorrisi, nonché scambi di doni. I fondatori dell'Ochoa's Boys Fan Club hanno regalato una collanina con dei piccoli guantoni da portiere. Dall'altra parte, il capitano della Tri ha omaggiato Siro e Alessandro con una sua maglietta della selección messicana.

Il "Memo" si commuove

Il portiere, dopo il taglio del nostra, ha preso la parola, microfono alla mano e rivolgendosi alla folla festante. Guillermo Ochoa ha voluto ringraziare tutti, a partire da Siro e Alessandro fino ad ogni tifoso accorso per l'occasione. Con le lacrime agli occhi e in un italiano perfettamente comprensibile, Ochoa ha promesso una grande stagione e ringraziato nuovamente i suoi due fan più celebri. Poi, il saluto con i tifosi e decine e decine di foto e autografi. L'amore per Guillermo è totale e la simbiosi che si è creata tra il numero 13 e il pubblico granata sembra la cosa più naturale del mondo.

Un puente

Guillermo "Memo" Ochoa, Siro e Alessandro creano un ponte tra Salerno e il Messico. Il nostro Golfo viene riconosciuto anche a Guadalajara (casa di Ochoa), a Tijuana, Ciudad de México, Juárez e Monterrey. Dall'altro lato, per le strade della nostra città è più semplice ascoltare "Cielito lindo" e "México lindo y querido". E questo grazie anche agli Ochoa's boys.

Enamórenos otra vez, Memo

Come recita il ritornello di una bella canzone messicana, anche quando un giorno - si spera il più lontano possibile - verrà il momento di salutarsi, questo amore e questo legame creatosi tra la città e la leggenda del Messico sarà destinato a durare. E allora, citando i Mariachi Vargas di Tecalitlán:

Enamórame otra vez (fammi innamorare di nuovo)
Como la primera vez (come la prima volta)
No me borres de tu mente (non mi cancellare dalla tua mente)
No te olvides del ayer (non dimenticarti del ieri, del passato)
Enamórame otra vez (fammi innamorare di nuovo).