Sorrento

Le sigarette non fanno male solo alla salute, ma anche all'ambiente e in particolare al nostro mare dove finiscono le cicche abbandonate sulla sabbia e tra gli scogli che inquinano le acque e rappresentano anche un pericolo per a fauna ittica. Occorrono dai 10 ai 30 anni per smaltire una cicca di sigaretta e per questo motivo l'Assessorato all'Ambiente si è fatto promotore di un'iniziativa di sensibilizzazione civica distribuendo ai cittadin nelle spiagge libere i "porta cicche".

L'iniziativa è stata promossa insieme a Penisolaverde e all'Area Marina Protetta di Punta Campanella avviando una distribuzione di porta cicche sulle spiagge libere di Sorrento: Marina Grande, Marina Piccola, Marina Puolo e ai Bagni della Regina Giovanna.

Ideatore della campagna è stato il Presidente del Consiglio comunale Luigi Di Prisco col supporto dell'assessore all'Ambiente Ilaria Di Leva e con il coordinamento di Domenico Sgambati, referente del Progetto Mare dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella con i volontari del parco marino che già sono entrati in azione in occasione della pulizia dell'arenile di Marina Grande.

"Servono dai 10 ai 30 anni il tempo per smaltire un mozzicone di sigaretta: un danno ambientale poco conosciuto, ma un gesto troppo frequente quello di gettarlo in terra o in acqua - spiega Di Prisco - Nei piccoli gesti quotidiani c’è la chiave per la difensa dell’ambiente, del nostro territorio e del nostro mare. Per questo il nostro impegno è di fare conoscere il danno per evitare abitudini sbagliate. È questo lo spirito con cui da tempo cerchiamo di promuovere comportamenti consapevoli attraverso i quali ognuno di noi può dare un contributo determinante”.

Parole condivise anche dall'assessore Di Leva che aggiunge: "Non esiste progresso senza il riconoscimento degli errori socio-economici sinora commessi e, soprattutto, senza una strategia lungimirante per la salvaguardia e la custodia delle nostre risorse che vada oltre la logica speculativa del mero profitto”.
Ogni anno 6 trilioni di sigarette vengono fumate in tutto il mondo e, di queste, 4,5 trilioni sono disseminate nell’ambiente. I mozziconi sono uno dei rifiuti più dannosi. I filtri infatti non sono biodegradabili, e diventano microplastiche che rimangono in mare a lungo. Inoltre, i mozziconi contengono anche sostanze tossiche presenti nel tabacco e questo li rende ancora più inquinanti rispetto alla plastica monouso.