Alla fine, dopo averlo sedato, l'hanno arrestato e condotto in carcere perchè, a detta dell'accusa, ne aveva combinate di tutti i colori. Lui è un 24enne di nazionalità etiope, senza fossa dimora, che sabato pomeriggio ha fatto scattare l'allarme perchè lungo il Corso Garibaldi, oltre ad infastidire i passanti, stava distruggendo la cartellonistica dinanzi ad una attività commerciale.
Quando i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia sono arrivati sul posto, il giovane si è allontanato. Dopo qualche minuto è però tornato sui suoi passi ed ha lanciato del'acque verso i militari. Che, a quel punto, gli hanno chiesto i documenti, ricevendo, per tutta risposta, gli sputi del 24enne, che li ha riservati anche ai poliziotti, nel frattempo accorsi. “Adesso sono c... vostri”, avrebbe urlato l'indagato, sostenendo di essere malato di tubercolosi.
Dalle parole si è poi passati ai fatti, con calci e pugni sferrati alle divise. Ad avere la peggio i due carabinieri, per entrambi una prognosi di 10 giorni: in un caso per una distorsione alla spalla ed ad un braccio, nell'altro ad una mano. Il 24enne ha insistito nel suo atteggiamento anche quando si è trovato di fronte gli operatori del 118, fino a quando è stato 'neutralizzato' e condotto al pronto soccorso del San Pio, dove avrebbe dato ancora in escandescenza, danneggiando un'attrezzatura medica e causando paura tra pazienti ed operatori. Si è arreso soltanto quando ha fatto effetto la somministrazione di un tranquillante.
Dichiarato in arresto per violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, il cittadino straniero è stato trasferito presso la casa circondariale di contrada Capodimonte, in attesa della direttissima che si terrà nella tarda mattinata dinanzi al giudice Graziamaria Monaco. E' difeso dall'avvocato Margherita Di Giorgio.
Dopo la convalida (aggiornamento ore 12.50), il giudice ha confermato la custodia in carcere, disponendo gli accertamenti sulla compatibilità tra le condizioni del 24enne ed il regime carcerario. Si torna in aula il 6 settembre.