Solofra

E' in cima alla lista dei “desiderata” della politica solofrana ed ogni volta che in una azienda del polo conciario si verifica un incendio eccolo tornare nuovamente alla ribalta. Si tratta del distaccamento volontario dei vigili del fuoco a Solofra. Nella giornata di martedì un incendio che ha interessato l'impianto di aspirazione polveri di un opificio conciario ha riproposto la questione. Un argomento sul quale si sono cimentate le ultime amministrazioni comunali visto che l'iter inizia con una richiesta da parte del sindaco al Dipartimento nazionale dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. La giunta Guarino mosse dei passi. Furono celebrati incontri, scritte lettere ma alla fine il procedimento si arenò quando si trattò di individuare la sede del futuro distaccamento. Si pensò ad una vecchia conceria dismessa ma poi si poneva il problema del chi doveva sborsare i quattrini per pagare l'affitto che sarebbe derivato dall'occupazione dell'immobile. Per non parlare del personale da adibire al funzionamento del distaccamento. Anche l'amministrazione Vignola ha provato a cimentarsi con quest'argomento. Questa volta però il distaccamento avrebbe dovuto trovare spazio nel centro servizi Asi di via Melito. Anche in questo caso furono indirizzate lettere, celebrati incontri ma nulla. E questo anche per le particolari caratteristiche che la possibile sede dovrebbe avere: una autorimessa che possa agevolmente contenere uno o due mezzi pesanti, un ambiente per l’equipaggiamento personale strettamente necessario per l’intervento ed ove consentire le operazioni di vestizione; collocarvi il materiale operativo indispensabile oltre ovviamente ai servizi igienici. Ed auspicabilmente: un idoneo locale di ritrovo ed un alloggio di servizio per colui che deve garantire una presenza h24 sul territorio. Ad oggi, dunque, il distaccamento dei vigili del fuoco per Solofra continua ad essere più una aspettativa che una concreta realtà. Ec'è il rischio che sia destinato a restare una aspirazione sopratutto se si considera che stando ai dati dell’ufficio studi del Conapo ovverosia il sindacato di categoria del Vigili del Fuoco resi noti nell'agosto di quest'anno “ad oggi nei vigili del fuoco mancano 3854 operativi, ne sono in servizio 28880 sui 32734 previsti da piante organiche peraltro obsolete ed inadatte alle mutate esigenze del paese e questo porta a chiusure di sedi e a rischi per il personale”. Nel Corpo dei vigili del fuoco, per quanto riguarda il personale chiamato ai servizi operativi, mancano 103 direttivi, 924 ispettori, 630 capi reparto, 1091 capi squadra e 1136 vigili del fuoco".

Giuseppe Aufiero