Amalfi

E' risultato positivo ai test tossicologici il conducente della barca a bordo della quale viaggiava la 45enne Adrienne Vaughan, turista americana morta nel pomeriggio di ieri a seguito di un incidente in mare, al largo di Furore. 

La tragedia in mare

La donna era a bordo dell'imbarcazione a noleggio con conducente, con il marito ed i due figli, quando, per cause ancora in corso di accertamento, la barca si è scontrata con un veliero, che in quel momento ospitava circa 80 persone per un matrimonio.

Diversi i video che stanno circolando in rete e che mostrano gli attimi successivi all'impatto. Uno scontro che si è rivelato fatale per la 45enne americana, presidente del Bloomsbury USA (la sussidiaria americana della casa londinese che edita i romanzi di Harry Potter), che è stata sbalzata fuori dall'imbarcazione, finentro tra le eliche. Troppo gravi le ferite riportate, per la donna non c'è stato niente da fare. 

Il giovane skipper di trent’anni, dipendente di una società di noleggio barche di Massa Lubrense, dopo l’incidente era stato portato direttamente all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno per le ferite riportate a un braccio. Lì era stato sottoposto all’alcol e al drug test: entrambi i test hanno dato esito positivo. L'uomo è indagato per omicidio e disastro colposo.

Accertamenti a cui è stato sottoposto anche il comandante del veliero, un 55enne napoletano, risultato invece negativo. 

Aperta un'inchiesta

Si attendono ora i provvedimenti dell’Autorità giudiziaria. Sulla vicenda la Procura di Salerno ha aperto un'inchiesta, le indagini sono coordinate dalla Guardia Costiera di Amalfi, diretti dal comandante Oronzo Montagna, col supporto dei carabinieri della Compagnia locale, guidata dal capitano Umberto D'Angelantonio. Il corpo della donna è stato trasferito, su disposizione del pm, all'obitorio dell'ospedale "Gaetano Fucito" di Mercato San Severino.

L'appello di Assomare: "Per favore, non chiamatelo incidente"

In merito a quanto accaduto interviene il presidente di Assomare Italia Davide Michele Umberto Di Stefano. Non solo cordoglio, per il presidente è necessario "offrire" come operatori del settore una giornata dedicata alla giovane vita di Adrienne Vaughan. 

La nota: 

"Le cronache di oggi sono piene di articoli dedicati a quanto accaduto in costiera amalfitana e relativi rilanci sui social. Tra qualche giorno finirà nel dimenticatoio macinata nel frantoio del'assuefazione a qualsiasi tragedia. La notizia sta però facendo il giro del mondo ed avrà conseguenze morali ed economiche. Morali soprattutto per le migliaia di persone che hanno fatto di una passione vera, il mare, la propria professione che non possono non sentirsi colpiti nel profondo dall'assurdità di quanto successo. Il mare richiede rispetto e solo chi lo ama davvero riesce ad averne sempre. Conseguenze economiche perché questa tragedia è associata ad uno dei luoghi più belli ed amati del mondo: la costiera amalfitana.

Un danno di immagine che soprattutto al'estero produrrà effetti sulle migliaia di turisti che la affollano e che, probabilmente, rinunceranno a noleggiare una barca. Ritengo, quindi, che sia quantomai necessario uno scatto di orgoglio nell'essere "marinai" prima che imprenditori e prendere nettamente le distanze da comportamenti "criminali" che nulla hanno a che fare con il Mare con la M maiuscola. Il cordoglio a caldo, per quanto apprezzabile, non basta.

Occorre dare un segnale forte non solo come categoria, ma come Uomini e Donne di mare. Credo che "offrire", come operatori del settore, una giornata del nostro lavoro per commemorare la giovane vita di Adrienne Vaughan e ricordare al mondo che le regole, per quanto a volte ancora imperfette, vanno sempre rispettate con senso di responsabilità e noi lo facciamo ogni giorno, sia un atto dovuto. Come Assomare Italia apriremo da oggi una sezione sul nostro sito Assommare.it per raccogliere le adesioni e definire gli aspetti organizzativi".