Dopo una battaglia durata più di otto mesi arriva lo sblocco dei Fondi Fsc . Il governatore De Luca aveva minacciato persino il ricorso al Tar per spingere il Governo e in particolare il ministro del Sud Raffale Fitto, ad effettuare il riparto dei Fondi Europei di coesione e Sviluppo. Non c'era occasione pubblica in cui il governatore campano non ricordasse la gravità di questo ritardo che ha impedito l'apertura di numerosi cantieri per opere infrastrutturali fondamentali nelle regioni del Sud. ""Questi hanno in testa di prendere i fondi del Sud e spalmarli sul piano nazionale - aveva dichiarato il presidente campano che aveva esortato tutti gli amministratori a fare una battaglia unitaria al Mezzogiorno al di là delle bandiere di partito".
Ieri però, è arrivata la delibera Cipess (il Comitato per la programmazione della politica economica) che ha suddiviso tra le regioni 32,4 miliardi di euro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione del ciclo di programmazione 2021/27.
Alla Campania arrivano poco meno di 6,6 miliardi di euro (6 miliardi e 569 milioni per la precisione). Si tratta del lordo, comprensivo di anticipo e saldo. A fare la parte del leone sono ovviamente le Regioni del Sud, che incassano complessivamente 26 miliardi di euro, a fronte dei 6,3 del Centro Nord.
Il programma degli investimenti pubblici
Con questi soldi adesso la Regione Campania potrà finanziare gli interventi messi in cantiere, a cominciare dal programma di investimenti pubblici che riguardano settori considerati strategici come ricerca, innovazione, digitalizzazione, ambiente, mobilità urbana sostenibile e infrastrutture.
Quella dei fondi europei per lo Sviluppo e la Coesione è una questione molto delicata sia per il Governo che per la Regione, perché s’interseca anche con la partita del Pnrr e rappresenta una boccata d’ossigeno anche per i Comuni impegnati in opere stradali e manutenzioni dei beni artistici e storici.