Napoli

"E' vero, questo governo nordista e di destra sta facendo quanto promesso in campagna elettorale: dare continui schiaffi al Sud e a Napoli. Purtroppo l'autonomia differenziata, le modifiche al PNRR e la sospensione reddito di cittadinanza fanno parte di un pacchetto di misure vergognoso, contro il quale come democratici, come progressisti e come napoletani dobbiamo alzare la voce subito, nei palazzi e nelle strade". Così Gennaro Acampora, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di Napoli, intervenendo nel corso dell'assemblea.

"A pochi passi da noi ci sono le camionette della polizia davanti alla sede dell'Inps, dopo che un SMS ha cancellato il reddito di cittadinanza per 21mila famiglie napoletane, senza far capire come verranno presi in carico e senza un chiaro percorso di formazione - sottolinea Acampora -  Un cambiamento in negativo che rende ancora più precarie vite già tribolate, toccando la carne viva di persone che oggi si ritrovano senza un aiuto concreto contro la povertà. Ma questo è solo il primo di tanti schiaffi che il Sud sta subendo in questi mesi dal governo Meloni. Il ministro Calderoli vuole correre con l'autonomia differenziata, che toglie servizi essenziali a quel Meridione che già accusa dei divari importanti. E un altro schiaffo lo abbiamo subito la scorsa settimana con le modifiche al PNRR, togliendo risorse a importantissimi progetti di rigenerazione urbana come quelli di Scampia e di Taverna del Ferro, oltre 120 milioni di euro che il Comune avrebbe investito periferie strategiche, che attendono una svolta su vivibilità e politiche abitative non da anni ma da decenni. 

"Non è possibile che tutto questo venga accantonato di punto in bianco senza consultare il Comune - aggiunge Acampora - specie se si tratta di interventi di cui sono stati fatti i progetti, gli appalti assegnati e con un preciso cronoprogramma. Chiediamo all'amministrazione di andare avanti e di lottare, anche attraverso la dura opposizione dell'Anci, anche rilanciando su misure come il salario minimo. Chiediamo che la Meloni convochi i sindaci, il presidente dell'Anci Decaro, nella speranza che questa spirale si fermi. Non si può continuare a fare questo misero scaricabarile sulle città e i Comuni, minacciandone la tenuta sociale".