"Le guerre tra poveri le vincono i ricchi", recita uno striscione esposto all'esterno della sede dell'Inps di via de Gasperi, a Napoli, dove si sono riuniti alcuni percettori del reddito di cittadinanza destinatari dell'sms con il quale è stata comunicata la sospensione del beneficio. A breve inizierà un presidio organizzato da Potere al Popolo e Usb per manifestare contro lo stop al reddito. Per l'Unione sindacale di base "non siamo disposti ad accettare i ricatti di questo governo. È inaudito che si permettano di liquidare con un messaggio 169mila famiglie in difficoltà e sulla soglia della povertà assoluta.Campania , i destinati del messaggio sono stati quasi 37mila nuclei, oltre 21mila nella provincia di Napoli. Da agosto, si troveranno senza la loro unica entrata e saranno costretti ad accettare qualsiasi offerta di lavoro, anche la più sottopagata". Da Pap parlano di un governo che si comporta "come un Robin Hood al contrario: toglie ai poveri, per dare ai ricchi. Con la sospensione del reddito, il governo Meloni dichiara guerra ai poveri che, nella sua propaganda, ha sempre definito "fannulloni", ma non fa nulla contro la povertà. Dall'altra parte, infatti, continua a rifiutare ogni proposta di salario minimo, a favorire la pace fiscale con gli evasori fiscali, a sostenere le grandi aziende che macinano profitti ea finanziare la guerra, aumentando la spesa militare".
Stop reddito cittadinanza: "Guerre tra poveri le vincono i ricchi"
Presidio sotto la sede Inps: "Governo Robin Hood al contrario: toglie a poveri, dà a ricchi"
Redazione Ottopagine