Mercogliano

 

 

di Paola Iandolo 

Hanno lasciato il carcere Nico Iannuzzi e Luca Sciarrillo accusati dell'omicidio di Roberto Bembo, deceduto il 10 gennaio scorso per le gravissime conseguenze provocate dal fendente inferto alla gola. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso il proprio domicilio. A presentare l'istanza di scarcerazione il loro avvocato Gaetano Aufiero, accolta dal gip Fabrizio Ciccone del tribunale di Avellino .

Le cause della morte

La perdita di sangue e un edema sottostante al colpo che ha reciso la carotide si sono rivelate mortali per il 21enne di Mercogliano, deceduto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Moscati di Avellino lo scorso 10 gennaio dopo la dichiarazione di morte cerebrale. La ricostruzione effettuata dagli inquirenti coincide con la parziale ammissione resa da Nico Iannuzzi – difeso dall’avvocato Gaetano Aufiero nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Il giovane Bembo fu accoltellato al culmine di una rissa avvenuta all’alba del primo gennaio scorso nel parcheggio del bar di Torrette di Mercogliano.

Le indagini della polizia scientifica

I poliziotti della scientifica hanno lavorato a lungo per rendere le immagini della videosorveglianza - acquisite nell’immediatezza dei fatti dagli agenti della squadra Mobile – più nitide e contribuire ulteriormente alla ricostruzione di tutta la vicenda. Intanto gli inquirenti attendono solo la relazione medico legale per chiudere le indagini sull’omicidio del 21enne di Mercogliano, impegnato nel servizio civile.