Napoli

Nella lista dell’algoritmo “magico” del Napoli esce sempre tra i primissimi posti. E del resto il primo amore non si scorda mai. È sempre stato Kevin Danso l’obiettivo principale del Napoli per sostituire Kim Minjae. Il suo nome fu sottoposto a Rudi Garcia nelle prime riunioni all’arrivo dell’allenatore in azzurro. La risposta del francese è sempre stata entusiasta. Lo conosce bene e sa che è un calciatore con ancora molti margini di crescita, ma sicuramente pronto per il campionato italiano. L’esperienza non gli manca, e potrebbe essere il momento giusto per fare il salto di qualità. Eppure la risposta del Lens è sempre stata fredda, perché non vorrebbe cedere l’austriaco. Primi approcci complicati, sopratuttto quando il club azzurro ha capito che il calciatore non voleva spingere per l’azzurro. Infatti, Danso è tentato da una proposta del Lipsia che lo avrebbe individuato come erede di Gvardiol, che piace molto al Manchester City. A?Danso l’idea di diventare l’erede del fenomeno croato piace parecchio, tanto che sta dando la sensazione di aspettare i tedeschi.

E poi per ogni austriaco la Bundesliga è un campionato di forte attrattiva. Eppure le settimane sono passate, il City non si è più mosso. E forse è questo il momento giusto per riprovarci. C’è sempre il Lens che fa muro e quindi la strategia è sempre la stessa. Deve essere Danso a spingere. Si vocifera che sia toccato a Garcia fare un tentativo direttamente col giocatore. Una telefonata, si mormora dalla Francia. Nulla di particolare, perché il Napoli rispetta i giocatori sotto contratto. Ma il gradimento del club azzurro è noto, e il sondaggio di Garcia potrebbe essere decisivo. Danso avrebbe aperto alla cessione, anche se non puntando i piedi, almeno per ora. Forse anche un'intesa col Napoli sulla base di ingaggio, che di certo non sarebbe inferiore a quello che aveva Kim (2.5 milioni, ma forse anche di più). E quindi sarebbe l'ora di far partire una proposta ufficiale al Lens: la prima offerta potrebbe essere quella buona, ossia 25 milioni di euro, anche se dalla Francia ci mormora che la quotazione del gigante austriaco non è inferiore ai 30 milioni di euro.