Castellammare di Stabia

Ugo Criscuolo, professore emerito di letteratura greca dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", è morto all'età di 79 anni, probabilmente per un malore dovuto al caldo, mentre si trovava in vacanza in Sardegna. L'insegne grecista si è sentito male lunedì 24 luglio verso le 19.30 nella spiaggia di Geremeas, rinomata località turistica del comune di Quartu Sant'Elena, nella costa orientale del golfo di Cagliari. Immediata la richiesta di soccorsi da parte degli altri bagnanti e l'arrivo sul posto dell'ambulanza del 118 i sanitari hanno tentato a lungo di rianimarlo ma non c'è stato nulla da fare. L'annuncio della scomparsa di Criscuolo, che viveva a Castellammare di Stabia (Napoli), è stato dato oggi dall'associazione "Certamen Plinianum", di cui era stato fondatore. Dopo aver insegnato nelle università di Macerata, Palermo, Genova e Messina, Ugo Criscuolo - nato il 24 maggio 1944 - è stato professore ordinario di letteratura greca nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Università di Napoli, dove ha ricoperto anche l'incarico di direttore del Dipartimento di Filologia Classica 'Francesco Arnaldi'. Criscuolo era socio ordinario della Accademia Pontaniana dal 1986; socio ordinario della Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti della Società Nazionale di Scienze e Lettere; socio corrispondente della Accademia Peloritana. I suoi interessi di ricerca hanno spaziato dalla produzione letteraria greca classica (soprattutto la tragedia) a quella tardoantica (saggi su Giuliano Imperatore, Temistio, Gregorio di Nazianzo, Libanio) e bizantina (Michele Psello, ma anche edizioni critiche di scritti inediti di retori del XII XIII secolo: Michele Italico, Costantino Stilbes, Manuele Caranteno, ecc.) Oggetto di particolare interesse in più occasioni è stata la tradizione neoplatonica, da Giamblico a Simeone il Nuovo Teologo, a Psello e oltre Psello (Michele Italico e Giovanni Italo).