Ariano Irpino

Pietro e Gino, due tragedie accumunate dallo stesso destino. Colleghi di lavoro, compari di battesimo nella vita, morti entrambi incredibilmente alla stessa ora, il primo nel giorno del compleanno della moglie Giuseppina, il secondo nella ricorrenza dei suoi 62 anni.

Una serie di coincidenze incredibili intrecciate fra loro.

Entrambi, dipendenti della stessa impresa, il primo, (nella foto a destra) Pietro 38 anni appena compiuti venuto a mancare all'affetto di tutto alla vigilia della festa dei lavoratori il 30 aprile 2020 in contrada Torreamando.

Stava seguendo a terra le operazioni di scarico da un tir delle mensole in ferro adibite al rafforzamento dei piloni del viadotto, quando improvvisamente la catena che reggeva i pezzi in trazione dope essersi spezzata fece cadere una di esse, del peso di circa 20 quintali su di lui.

Il secondo, (nella foto a sinistra) Gino, rimasto schiacciato dal gancio dell’autogru, precipitato sulla torre di manovra con egli all’interno, da un'altezza di circa 15 metri, nel cantiere dell’alta velocità Bari-Napoli a Bovino, in località Giardinetto lo scorso 21 luglio.

Due uomini esemplari in tutto, due famiglie perbene e umili, due famiglie dedite al lavoro e ai sacrifici, due morti inaccettabili e ingiuste. Due sorrisi spenti per sempre in un attimo.