Benevento

 

Il numero delle tapparelle abbassate cresce ogni giorno. Sono state calate non per difendersi dal caldo e dall'afa, ma perchè in quegli appartamenti ora non c'è nessuno. Siamo a fine luglio, tempo di vacanze. I social sono allagati da immagini che non lasciano spazio alla fantasia: è tutto un florilegio di bikini e mutandoni maschili, di acque talmente terse che verrebbe voglia di berle, di panorami mozzafiato, di spiagge di sabbia e pietre che rimandano a località più o meno conosciute, o di mete che solo a guardarle si sta freschi.

Post e foto che sono uno schiaffo assestato sul volto di chi è rimasto a casa e sa che anche nelle prossime settimane sarà così. Quando dovrà accontentarsi dei soliti stereotipati servizi del 'Tg collettivo' – mutuo, adattandola, una espressione coniata da Giuliano Ferrara sul coro unico, su un certo modo, conformistico, di fare informazione – che già da tempo ci sta sbomballando con la storia dei rischi delle alte temperature, della necessità di non uscire quando il termometro sta scoppiando, trattandoci come degli autentici imbecilli.

Per quel che mi riguarda, non ho alcun tipo di rimpianto, se non quello delle partenze tutti insieme, con una macchina stracolma, che ora non possono più esserci perchè la vita, all'improvviso, assume le traiettorie che ciascuno sceglie. Io e colei che da un bel pezzo mi sopporta ne abbiamo assunta una, di traiettoria, ben precisa, uguale a quella di tantissimi genitori: siamo diventati una sorta di terminal nel quale, mentre si attende chi deve arrivare, ci si organizza per aiutare chi deve partire. Insomma, uno scalo, ma vuoi mettere la gioia di vedere gli occhi felici dei propri ragazzi che si concedono una pausa mentre stanno costruendo e definendo il loro futuro?

A noi tocca resistere, come hanno fatto i nostri papà e le nostre mamme, sperando che il prossimo anno ci sia la possibilità di un tuffo nel passato, con quelle passeggiate a quattro che all'epoca nemmeno si apprezzavano fino in fondo, ma che adesso mancano terribilmente. Brutta bestia, la nostalgia. Nel frattempo, ecco un'altra tapparella che viene giù: un altro viaggio sta per cominciare.