Ci risiamo. Alessandro Sibilio è stato costretto a fermarsi. Proprio come lo scorso anno ai tricolori di Rieti. Questa volta l’infortunio è arrivato nell’attesissima tappa della Diamond League al Louis II di Montecarlo. In una gara stellare, vinta dal fenomeno Warholm, il napoletano si è fermato dopo soli quattro ostacoli. Era partito bene. Sembrava tutto ok. Poi quel dolore improvviso. Proprio nel punto dell’infortunio che gli aveva rovinato il 2022. Sibilio si è fermato subito. Nulla da fare. Ha capito che la cosa era seria e che molto probabilmente la sua stagione, anche quest’anno, è finita con largo anticipo. Niente Mondiale, per andare a Budapest servirebbe un miracolo. E’ la seconda prova iridata che il portacolori delle Fiamme Gialle è costretto a saltare. Una maledizione.
Il morale è ovviamente ai minimi storici. Oggi, al rientro a Napoli, si sottoporrà agli esami strumentali. Quella piccola speranza di recuperare c’è sempre, ma di solito gli atleti capiscono quando si tratta di qualcosa di molto serio. E Sibilio è convinto che se ne riparlerà nell’anno delle Olimpiadi.
“Ho sentito lo stesso dolore dello scorso anno, ancora su quella cicatrice, spero non sia interessato il tendine” ha spiegato a fine gara ai microfoni Rai. “Temo che sia un’altra stagione terminata con largo anticipo, anche se una piccola speranza c’è sempre noi atleti capiamo quando succede qualcosa di importante. Il destino sta giocando contro di me da due anni a questa parte”.