Ancora disagi, disservizi, e tanta rabbia dei cittadini di San Giorgio del Sannio per le continue interruzioni idriche dell’Alto Calore. Un’estate nera che verrà ricordata come la peggiore in materia di fornitura idrica nel Sannio. Claudio Ricci non si espone sulla delicata questione, e naviga in silenzio, pensando più a come reggersi alla Rocca. Dalla sua pagina Facebook, San Giorgio Città Aperta, che alle prossime elezioni sarà il polo trainante in alternativa a Claudio Ricci, spiega le cause dei disservizi, chiedendo azioni immediate: «Non esistono guasti (tranne eccezioni), sono balle raccontate per evitare che la gente si arrabbi. La rete idrica è un colabrodo e l’Alto Calore Servizi è scannata dai debiti. Il caldo acuisce una condizione già precaria. Uno dei serbatoi che serve San Giorgio è ormai insufficiente rispetto al fabbisogno. Con un caldo così ancora peggio.
Le continue interruzioni servono a farlo riempire. Una parte del paese non soffre mai perché l'acqua arriva da un'altra linea e assorbe meno. Quella più colpita non a caso è la zona più densamente abitata. La prova è stata evidente in occasione della Notte Bianca. L'interruzione della mattina servì per garantire l'acqua la sera della sagra della salsiccia.
Chiediamo che si dica almeno la verità, senza prendere in giro i cittadini! Un'amministrazione responsabile, con tanto di membro nel Cda dell'Acs, dovrebbe spiegare lo stato dei fatti e concordare con l'azienda un sistema d'informazione efficace. Se proprio bisogna resistere con quello che si ha, che almeno si concordi un metodo. Avvisando i cittadini in tempo utile si ridurrebbe il disagio. Ma c'è chi preferisce continuare a fare i giochetti.
Nel brevissimo periodo quello che è indispensabile è che l'Acs informi i cittadini tempestivamente, magari con un calendario orario dei razionamenti; nel lungo periodo l'unica soluzione utile per risolvere il problema è che il Comune, magari insieme ad altri dell'area, costruisca un serbatoio di riserva».
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