Benevento

Hanno presentato in Procura una denuncia contro decine di utenti dei social (facebook, instagram e anche un sito) che hanno firmato post e messaggi ritenuti di contenuto diffamatorio, minaccioso e istigatore.

Assistiti dall'avvocato Marcello D'Auria, è quanto hanno fatto i genitori del 17enne, residente in un centro del Sannio, che a maggio era rimbalzato all'onore delle cronache per aver ucciso un gattino, filmandone con il telefonino il lancio in un burrone. Un gesto assurdo ed inqualificabile per il quale era finito nel mirino di commenti durissimi ai quali si erano aggiunti quelli vergati da coloro che considerano la rete il luogo dell'impunità, nel quale abbandonarsi, credendo di poterla fare franca, ad espressioni pesantemente offensive ed intimidatorie che, nel caso specifico, avevano talvolta colpito anche il papà e la mamma del ragazzo.

La sua posizione è al vaglio della competente Procura di Napoli dopo l'interrogatorio reso ai carabinieri della Stazione di Montefusco, quando aveva ammesso di aver compiuto una sciocchezza della quale si era detto profondamente pentito. Aveva chiesto scusa per ciò che aveva combinato, manifestando la sua disponibilità ad impegnarsi per lavori socialmente utili o di pubblica utilità a favore di associazioni che si occupano della tutela degli animali.

Aveva precisato di aver registrato il video il 15 aprile e di averlo condiviso con un gruppo su whatsapp, ma non su youtube, come era successivamente capitato. Un filmato diventato virale, che aveva scatenato la forte presa di posizione delle associazioni animaliste.