Napoli

Difficile salutare qualcuno che per motivi di lavoro se ne va, parte per nuove e più lucrose opportunità. Tanto più se quel qualcuno ha lasciato in un solo anno nella bacheca dei trofei della squadra di calcio della mia città tracce più indelebili di lustri e lustri di tanti suoi vecchi e consolidati beniamini.

Tanto più se tra quel ragazzo e la tifoseria azzurra è stato amore a (quasi) prima vista, per l'allegria, la moralità, la bravura da lui dimostrate in ogni occasione.

È stato - va detto - uno dei calciatori più misconosciuti e sottovalutati della storia del football. Kim, Kim, Kim, per sempre!