Castellammare di Stabia

All'Ospedale "San Leonardo" è stato effettuato il primo intervento di radiologia interventistica su una paziente 72enne cui è stata impiantata una protesi di derivazione all’interno del sistema biliare, in nessun altro modo trattabile né con tecniche chirurgiche, né endoscopiche
La donna con diagnosi di neoplasia in stato avanzato, è stata ricoverata presso il reparto di medicina con diagnosi di ittero ostruttivo e valori elevati di bilirubina che ne impedivano il prosieguo del trattamento chemioterapico.
A tale scopo l’equipe del reparto di radiodiagnostica, diretto dal dottor Giovanni Moggio, ha provveduto al posizionamento della protesi.

“La procedura scelta rappresenta una delle tante tecniche mini-invasive che, eseguite sotto guida radiologica, consentono un risultato non solo diagnostico ma anche terapeutico, permettendo ai pazienti oncologici e non di poter essere trattati secondo le più moderne innovazioni mediche - spiega il primario Moggio - in linea con i dati della letteratura e con le good clinical practices a livello nazionale e internazionale”.

“Si tratta di un ulteriore ed importante passo in avanti nel processo di implementazione dei servizi sanitari offerti ai cittadini sulla strada dell’umanizzazione delle cure e dell’utilizzo delle più moderne tecnologie” ha aggiunto Giuseppe Russo direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud.

Il decalogo contro il caldo. Il direttore Giuseppe Russo illustra le iniziative dell'Asl Napoli 3 Sud

Al fine di fare fronte all’emergenza correlata all’ondata di calore e tutelare i pazienti a rischio, la direzione Asl Napoli 3 Sud ha disposto il potenziamento dei servizi assistenziali ospedalieri e territoriali.
“Sono stati attivati - spiega il direttore  Giuseppe Russo - tutti i possibili strumenti operativi tra cui campagne informative, il monitoraggio telematico dei pazienti cronici, protocolli d’intesa con i medici ed i pediatri di base, disponibilità di ambulatori mobili e postazioni 118 nelle aree turistiche, percorsi dedicati presso i pronto soccorso degli ospedali aziendali. Il nostro obiettivo è quello di tutelare la salute dei cittadini, soprattutto nei momenti più difficili”.

Come difendersi dal caldo – i consigli del ministero della salute

1.    Non uscire nelle ore più calde: durante un'ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00).
2.    Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Efficace è naturalmente l’impiego dell’aria condizionata, che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna.
3.    Bere molti liquidi: Bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete.
4.    Moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitare bevande alcoliche
5.    Fare pasti leggeri: la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo.
6.    Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Particolare attenzione ai bambini.
7.    In auto, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi.
8.    Evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica, bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori.
9.    Offrire assistenza a persone a maggiore rischio (come gli anziani che vivono da soli, i lattanti etc.) e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Negli anziani un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute. Controlla la temperatura corporea dei lattanti e bambini piccoli, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino
10.    Dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarli in una zona ombreggiata.