Si indaga sulle cause del crollo che, nella mattinata di ieri, ha interessato una palazzina di tre piani nel centro di Torre del Greco, in via Umberto.
Stando quanto si apprende, nel mirino degli inquirenti in queste ore è finita tutta la documentazione relativa agli ultimi dieci anni del condominio. Oltre alla conta dei danni, restano da stabilire le cause che hanno portato al cedimento dell'edificio. Il palazzo crollato era vecchio e fatiscente, in pessime condizioni da molto tempo. Con la collaborazione del Comune si sta cercando di risalire a tutta la documentazione relativa al condominio di Corso Umberto. In particolare l'attenzione si sarebbe concentrata sulla situazione dell'ultimo piano della palazzina, da tempo vuoto a causa del trasferimento dei proprietari in una città del nord. Si valutano eventuali responsabilità relative alla manutenzione degli impianti.
Indagano i magistrati della Procura di Torre Annunziata, competente sul territorio, che ha avviato una inchiesta per crollo colposo, al momento a carico di ignoti. Le indagini sul campo sono invece affidate ai militari dell'Arma della compagnia di Torre del Greco.
Anche se non si ha notizie di altri dispersi, i vigili del fuoco hanno continuato tutta la notte a controllare le macerie. Tra questa notte e le prime luci di questa mattina, inoltre, si è proceduto alla verifica e alla messa in sicurezza degli edifici attigui a quello crollato, per scongiurare che possa esserci pericolo anche per altri residenti.
Dalle macerie dell'edificio crollato, i vigili del fuoco e i carabinieri, i primi ad intervenire sul posto e a scavare a mani nude, hanno estratto tre persone vive: si tratta di due uomini – non ancora identificati – e di una giovane donna di 19 anni, le cui condizioni di salute sono giudicate gravi, anche se non sarebbe in pericolo di vita. Contrariamente a quanto circolato nelle prime ore di ieri, nessun passante è rimasto coinvolto e ferito nel crollo.
Musumeci: "Manutenzione degli edifici primo obiettivo"
Sul crollo della palazzina a Torre del Greco, questa mattina è intervenuto anche Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile. "La scampata tragedia ripropone il tema della fatiscenza di parte del patrimonio immobiliare (a cominciare da quello abitativo) della Nazione, dell'assenza di una accurata verifica e ricognizione nei singoli Comuni e della deresponsabilizzazione della proprietà nella manutenzione" che, secondo il ministro, "resta in Italia il primo obiettivo da perseguire, a tutti i livelli".