Benevento

(f.s.) Se le cose andranno in una certa maniera, nel Benevento di serie C non ci sarà rivoluzione. Il direttore Carli ci lavora ormai da due mesi, ha ponderato ogni possibile scelta. Ed ha concluso che se ci sono elementi competitivi e convinti di rimettersi in gioco, allora tanto vale ripartire da quelli. 

Lo ha rivelato Matteo Andreoletti nella conferenza stampa di giovedì: “Il capitale umano non è certo da buttare. Non è il caso di parlare di passato, ma, una cosa è certa, il Benevento ha giocatori di ottima qualità. E noi abbiamo l'obbligo di valutare bene ciò che abbiamo e di valorizzare chi c'è. Mi piacerebbe far cambiare idea a tanti”. La condizione essenziale sarà coinvolgere i giocatori in questa nuova avventura: “Sta a noi farlo, il mio compito è quello di metterli nelle condizioni migliori”.

Dice che non è un problema che il gruppo sia così folto (30-32 giocatori), anche se è decisamente un'esperienza nuova: “Non mi è mai capitato di partire con un numero così consistente di giocatori, ma questo è un dettaglio che può farmi migliorare. Ci sono giocatori di qualità? Sì? Allora già oggi questa squadra è forte. Sarà importante affrontare la serie C con la mentalità giusta, non pensando alla serie A, allo Juventus Stadium o altro. Se siamo in serie C dobbiamo comportarci da squadra di C”. Bisognerà lavorare sulla testa dei giocatori e capire chi è pronto a rimettersi in gioco in una categoria minore: “E' giusto – dice Andreoletti – che chi indosserà la maglia del Benevento abbia tutta la convinzione di rimanere, col mio stesso orgoglio e con quello del presidente”.