“L'avvio dei saldi estivi rimette temporaneamente in corsa il commercio anche in Irpinia, ma il carovita e l'aumento delle spese fisse condiziona i bilanci delle famiglie, continuando a svuotare portafogli e buste della spesa”. Così Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.
“L’appeal degli sconti – prosegue il dirigente dell'associazione di categoria - è reso più forte dall'inflazione, che nell’ultimo anno ha modificato e frenato i consumi. Il 32% dei consumatori infatti sostiene di aver ridotto, rispetto al 2022, gli acquisti di prodotti moda, soprattutto a causa dei rincari e dell'aumento di bollette e rate del mutuo. Da un sondaggio sulle intenzioni di acquisto condotto da IPSOS per Fismo, l’associazione dei negozi di moda Confesercenti, emerge che in media chi farà shopping durante la stagione dei saldi comprerà circa tre prodotti a testa, anche se il 26,9% ne acquisterà quattro o più. In cima alle preferenze dei campani, ma non va diversamente nel resto d'Italia, ci sono le calzature - indicate dal 65% degli intervistati, che raggiungono quota 68% tra le donne – seguite da magliette (t-shirt ma anche top, body e canottiere), che sono ricercate dal 57,3% dei consumatori. Poi pantaloni, jeans, shorts e leggings (53%, ma si tocca il 61% tra gli uomini), costumi (21,5%) e camicie (19,6%). Tra le donne, particolarmente richiesti gli abiti estivi (31% delle segnalazioni)”.
“L'auspicio – conclude Marinelli – è che i saldi siano un’opportunità per i consumatori, ma anche un momento di respiro per le attività, dopo anni di perdurante difficoltà. I negozi di prossimità, in particolare quelli che aderiscono alla Confesercenti e alla campagna “saldi trasparenti”, assicureranno la massima correttezza ed il pieno rispetto del Codice del consumo, nella definizione e nell'esposizione dei prezzi, nella proposta della merce in vendita e nel garantire i diritti dei clienti”.