Presentata, presso la sala del consiglio del rettorato dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’agenda visiva 'Pompei in blu - Viaggio nella casa del Menandro", nata dalla collaborazione tra 'Tulipano Art Friendly', il Parco Archeologico di Pompei e l’Ateneo federiciano. Dedicata a ragazzi con autismo e/o disabilità cognitiva, l’agenda vuole favorire la fruizione dell'incontro dell'Arte e dell'Archeologia.
'Pompei in blu' rientra all'interno della collana 'Percorsi museali inclusivi' che ad oggi propone cinque percorsi museali presso la rete dei musei aderente a 'Tulipano Art Friendly', modello di welfare culturale, con proposte esperienziali finalizzate al benessere per tutti e con tutti. Modello che è stato validato dal Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell'Università Federico II, nell'ambito dell'accordo di collaborazione sottoscritto con la cooperativa sociale 'Il Tulipano'.
“E’ un progetto bellissimo perché declina contemporaneamente i valori dell'inclusione, dell'accessibilità, della cultura, sui quali la Federico II è da sempre impegnata - dichiara Rita Mastrullo, prorettrice dell’Ateneo federiciano -. Un famoso proverbio africano dice “se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi andare lontano corri insieme agli altri”, noi siamo nati 800 anni fa, abbiamo deciso di andare molto lontano e quindi andiamo insieme a tutti, non lasciamo indietro nessuno e questo è quello che ci guida, giorno per giorno, nelle attività che facciamo, sia come terza missione, che ricerca”.
La collana intende mediare la comunicazione e l'interazione emotiva che scaturisce dall'incontro dei visitatori con le opere loro proposte durante il percorso museale attraverso una modalità didattica cooperativa ed inclusiva, ispirata ai principi dell'Universal design for learning. L'agenda accompagna i ragazzi con autismo e/o con disabilità cognitiva, unitamente ai propri amici e compagni di classe, in un viaggio esperienziale dove tutti si possano sentire protagonisti e scambiarsi reciprocamente le proprie percezioni, occasione di apprendimento e di socializzazione.
“Negli ultimi anni abbiamo visto diversi progetti finalizzati a rendere accessibili i luoghi d’arte a soggetti con disabilità intellettiva per garantire il diritto alla cultura a tutti. E diversi gli strumenti proposti per arricchire l’offerta educativa e promuovere la cultura dell’inclusione - afferma Carmela Bravaccio -. Il progetto presentato e validato dalla Federico II ha però un obiettivo in più: quello di favorire la fruizione dell’incontro dell’Arte e dell’Archeologia con i ragazzi con autismo e/o disabilità cognitiva nell’ambito dei percorsi museali inclusivi” attraverso i principi dell‘Universal design for learning, utilizzando delle agende che gli stessi ragazzi possono utilizzare con i propri amici e compagni di classe”.
“L’agenda visiva può rappresentare il capovolgimento dell’esperienza museale per persone con autismo e/o disabilità cognitiva, che non sono più escluse o nascoste da percorsi ‘riservati’, ma finalmente possono visitare con la famiglia, con gli amici, con i compagni di classe, i luoghi della cultura divenendo perno centrale dell’esperienza – afferma Giovanni Minucci, Presidente Cooperativa Sociale ‘Il Tulipano’ - L’agenda segue i principi della didattica cooperativa consentendo una mediazione tra le opere e il visitatore attraverso un’interazione in cui nessuno è escluso e tutti diventano protagonisti dell’esperienza- L’agenda non si sostituisce alla guida di un museo ma ne integra il lavoro, migliorando il coinvolgimento e la partecipazione- In questo modo visitare un museo per persone con autismo e/o disabilità cognitiva diventerà un momento di benessere per i ragazzi da vivere unitamente ai loro compagni di classe e alle loro famiglie. Essere riusciti ad avviare questa sperimentazione al Parco Archeologico di Pompei, uno dei luoghi più belli al mondo, ci fa ben sperare di poter ampliare il nostro lavoro a tanti altri musei e luoghi della cultura italiani”.
“Questa è la prima volta che il Parco Archeologico, già accessibile dal 2016 a persone con disabilità fisiche, si apre a tutta un'altra parte di utenza che comprende anche quella che è affetta da disabilità cognitivo-sensoriali – ricorda Arianna Spinosa, funzionario architetto del Parco Archeologico di Pompei, nello specifico referente dell'accessibilità -. Quindi ampliare l'offerta turistica è uno degli obiettivi che abbiamo a cui si affianca quello di entrare a contatto con quella parte di comunità locale fatto di persone che presentano delle fragilità e che ritrovano nel luogo culturale un luogo del benessere, dove stare e godere anche delle bellezze archeologiche del Parco”.