Benevento

Impossibile non riconoscerli. Sarebbe stato come ammettere di non aver mai visto la tv o sfogliato un giornale negli ultimi trent'anni. Perchè Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo, magistrati in pensione, sono stati protagonisti, come componenti il pool Mani pulite della Procura di Milano, di una stagione giudiziaria di cui si continua a parlare.

Entrambi erano questa mattina in Tribunale, a Benevento: il primo ad arrivare è stato Colombo, che dopo l'ultimo incarico di consigliere presso la Cassazione, è ora un apprezzato saggista e scrittore. All'ingresso non l'hanno immediatamente individuato, poi è bastato evocarne il cognome perchè il doveroso controllo fosse accompagnato da sorrisi e parole di apprezzamento.

Lo ha raggiunto più tardi Davigo, che non immaginava certo che il viaggio in treno potesse essere costellato da tanti stop lungo il tratto finale: disagi che i passeggeri conoscono, purtroppo, a menadito. Erano attesi al primo piano, nell'aula Falcone-Borsellino, come parti civili – sono assistiti dall'avvocato Francesco Borasi, sostituito dal collega Vincenzo Scarlato- nel processo per diffamazione, fissato dinanzi al giudice Graziamaria Monaco, a carico di Luciano Capone, brillante firma de Il Foglio.

E' lui, difeso dall'avvocato Grazia Volo (al suo posto il collega Mario Seminara), l'autore di un tweet scritto il 30 maggio del 2020, il cui contenuto era stato ritenuto da Davigo e Colombo lesivo della loro reputazione, perchè una condotta riprorevole sarebbe stata attribuita ai pm del pool di Mani pulite. Il giorno dopo Capone aveva precisato il senso delle sue parole, ma ciò non gli aveva evitato la denuncia.

Da qui l'indagine ed il radicamento presso il Tribunale sannita, competente perchè il reato si sarebbe consumato ad Ariano Irpino. Davigo e Colombo erano pronti a deporre, ma non lo hanno fatto perchè sono state acquisite le loro querele. Il 27 settembre nuovo appuntamento, riservato alle dichiarazioni spontanee che l'imputato potrebbe rilasciare e alla discussione del pm Maria Colucci e delle parti, cui seguirà la sentenza.

Due giorni prima Colombo sarà in città per la presentazione della sua ultima fatica letteraria, chissà se Davigo, presidente di sezione della Cassazione, vertice dell'Anm e membro del Csm, di recente condannato in primo grado per rivelazione di segreto d'ufficio, si sobbarcherà la stessa fatica o deciderà di anticiparla.