Caserta

"La Terra di Lavoro può cogliere le opportunità di un turismo slow ma occorre lavorare ad una sinergia autentica, che vada oltre l'attuale situazione di stallo che relega i flussi turistici al mero grande attrattore della Reggia di Caserta. Servono dunque azioni strategiche che sollecitano alla costruzione di una governance e che deve poter coinvolgere tutti gli attori della filiera" cosi ha dichiarato il presidente Abbac Agostino Ingenito, intervenuto al convegno organizzato dall'Unpli Caserta in occasione della tre giorni a San Leucio per la festa nazionale delle pro loco.

"E' davvero interessante vedere questa nuova sperimentazione di aggregazione delle pro loco territoriali ma ora lo sforzo deve essere maggiore, puntando a chiare linee guida, programmi condivisi e coinvolgimento delle professionalità per andare oltre l'estemporaneità non perdendo di vista l'autenticità e quel genius loci. E probabilmente bisogna rivedere quell' assetto che aveva indicato quella legge regionale 18/2014 che nello smantellare gli ept, non è riuscita a compiere fino in fondo quella trasformazione che avevamo auspicato per una nuova governance della strategia turistica culturale regionale - continua Ingenito - D'altronde lo ha affermato anche l'assessore regionale al turismo Casucci, criticando l'impianto di quella legge varata dall'allora consiliatura Caldoro. Noi operatori assistiamo a continue trasformazioni ,che come nel nostro caso dell'ospitalità ricettiva si è quintuplicata rispetto ai dati pre pandemici, le strutture ricettive sorte in effetti però non rispondono a strategie organizzative ma sono una risposta alla forte domande di viaggiatori che spesso utilizza il territorio come piattaforma economica per raggiungere diverse destinazioni turistiche regionali".

"Non può essere solo questo lo sviluppo che anzi appare dannoso per molti versi, tenuto conto della speculazione ed abusivismo dilagante che stiamo frenando grazie all'impegno europeo della direttiva Dac7 che impone obblighi alle piattaforme online di inviare dati fiscali all'Agenzia delle Entrate e recentemente con la nostra proposta, passata in consiglio regionale, di istituire le locazioni brevi regionali per imporre monitoraggio dei comuni mediante il cusr. Ma servono azioni strutturali, osservazioni dei fenomeni coinvolgendo l'università e centri di ricerca e poi trovare quella quadra tra le tante e troppe competenze che non consentono di dialogare e trovare soluzioni in linea con le nuove esigenze di diversi target di viaggiatori".

"Occorre offrire vera accoglienza - continua Ingenito -  sono rimasti  inattuati i Siat territoriali e quegli ambiti che erano stati disegnati nel 2014 e occorrono servizi e mobilità per  promuovere il territorio che dal litorale domizio, all'alto casertano come per il Matese può giocare un ruolo in linea con quella chiave eco sostenibile che l'agenda europa 2030 stimola come per i fondi Pnrr. Ma serve chi governa il processo, ecco perchè abbiamo stimolato Caserta e l'ente Provincia a farsi da coordinamento per andare oltre l'attuale stallo e garantire quelle opportunità che il turismo naturalistico, dei percorsi e dei borghi può e deve offrire in un'ottica però di area vasta. Lo testimoniano quei flussi significativi di escursionisti che se stimolati e sostenuti, possono garantire successo al territorio, l'esempio del Matese Express va potenziato come per le linee ferroviarie interne e servizi navetta da e per Caserta e le maggiori località.  Auspichiamo che la Regione e gli imprenditori guardino al turismo in provincia di Caserta come una leva di sviluppo, che punti con chiari asset organizzati a progetti in grado di fornire risposte ad un territorio che può giocarsi una partita importante malgrado le storture e difficoltà attuali. Dall'enogastronomia, ai cammini, come per le eccezionali evidenze storico artistiche, il possibile aggancio alla Via Appia e il collegamento con le aree e riserve naturali dei parchi devono poter avere uno spazio nella promozione e narrazione internazionale".