L'autonomia differenziata, tema quanto mai divisivo. La proposta di legge del ministro Calderoli sta perdendo pezzi e consensi, anche illustri costituzionalisti si stanno sfilando.
Ad Avellino, in un confronto organizzato dalle Acli, ha espresso la sua netta contrarietà anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. "Se si farà l'autonomia differenziata? Se vanno a colpi di maggioranza, lo faranno con il Parlamento ma secondo me, quando verrà definito nel rapporto con l'opinione pubblica italiana e quindi al momento del referendum, perderà. Ci sono molti disappunti da parte di coloro che vivono il territorio, soprattutto meridionali”.
E a chi gli fa notare che invece il suo collega avellinese Festa non trova sbagliata in linea di principio questa riforma l'ex Guardasigilli risponde cosi: "Magari il mio amico Festa l'anno prossimo voterà e quindi avrà bisogno del sostegno di alcuni".
Rischi notevoli per il sud e le aree interne, rincara la dose il costituzionalista Massimo Villone. "Se il modello Calderoli andrà avanti ci aspetta un futuro complicato, il nostro tentativo è proprio quello di correggere la rotta affinchè ci sia una speranza di eguaglianza dei diritti e una riduzione dei divari territoriali, in questo momento inaccettabili per il Sud".
Seguito a ruota dal vice presidente nazionale delle Acli, Antonio Russo “Un piano, affinché i livelli essenziali delle prestazioni si realizzino nel nostro paese a tutte le latitudini e longitudini, dovrebbe costare 120 miliardi. Possiamo spaccare il paese in due se facciamo una riforma che non tiene conto del fatto che ci sono velocità diverse".