Avellino

E' sull'urbanistica che si consuma il dibattito politico in queste ultime settimane ad Avellino.

Il sindaco Festa interviene sulle ultime dichiarazioni del consigliere Nicola Giordano che nei giorni scorsi aveva parlato di una città in mano ai costruttori. “Capisco la confusione delle opposizioni ma Avellino, come capoluogo, punta a essere riferimento di un'area vasta e tenta di offrire servizi per tutti questi 100mila abitanti, non palazzi". 

"Anzi - prosegue il primo cittadino - l'amministrazione ha eliminato tutte le costruzioni inutili e sta continuando su questa strada rispondendo così a queste false accuse. La taglia per la città è intorno ai 60mila abitanti, non gli 80mila del piano Cagnardi a cui noi non abbiamo partecipato, forse lo ha fatto qualcuno delle opposizioni, ma è un piano fallimentare”.

Poi un passaggio sul sopralluogo negato al Victor Hugo della Commissione Bilancio. “Non si può entrare in un'area di cantiere. Probabilmente le opposizioni non ne sono a conoscenza, a volte provo tenerezza per loro”.

Intanto il restauro della Dogana è ancora fermo. "Abbiamo deciso di ripubblicare il bando per evitare contenziosi con le ditte partecipanti. Il 18 luglio apriremo le buste auspicando che sia l'ultima data, quella definitiva, per poi partire con i lavori ma sarà oggettivamente impossibile terminarli entro il 31 dicembre. Abbiamo infatti già interloquito con la Regione per caricare sui Pics altri finanziamenti”.