Il figlio 19enne del presidente del Senato, Ignazio La Russa, è stato denunciato da una ragazza per violenza sessuale. La denuncia nei confronti di Leonardo Apache La Russa è stata presentata a Milano. Sul caso indaga la procura, a dare la notizia è il Corriere della Sera. Secondo il racconto della giovane, durante una serata in discoteca il 18 maggio scorso avrebbe incontrato il figlio del presidente del Senato. Dopo aver bevuto un drink, stando alla denuncia, la ragazza non ricordava più nulla e si sarebbe ritrovata il giorno dopo nuda nel letto con il giovane.
Agli inquirenti ha raccontateo che Leonardo Apache le avrebbe detto che «aveva avuto un rapporto con me sotto effetto di sostanze stupefacenti» e che anche un suo amico, che lei non ha mai visto, aveva avuto un rapporto con lei a sua insaputa.
La ragazza avrebbe quindi scritto all’amica con cui era andata in discoteca, chiedendole cose fosse successo e lei le aveva risposto: «Penso ti abbia drogata, non mi ascoltavi». Dopo essere uscita dalla casa la giovane è andata alla Mangiagalli dove le sono stati riscontrati un livido sul collo e una ferita alla coscia.
La replica del legale di La Russa
Circa 40 giorni dopo i fatti, la denuncia a cui, interpellato dal Corriere, replica Adriano Bazzoni, l’avvocato milanese incaricato dalla famiglia. «Nessuna violenza. Sembra che la giovane si riferisca a una notte nella quale ad avviso di Leonardo non vi fu alcuna forma di costrizione».
Aspirante rapper: chi è il terzogenito del presidente del Senato
Leonardo Apache La Russa ha un nome da capo indiano come da tradizione familiare (i fratelli maggiori si chiamano Geronimo e Lorenzo Cochis) e uno artistico.Come rapper ha pubblicato ‘Sottovalutati’, pezzo del 2019 in collaborazione col ‘collega’ ApoWay, in cui nel testo c'era un riferimento all'uso di droghe. “Se lo acchiappo con la droga lo ammazzo”, commentò il padre in un’intervista a Radio Capital in cui, al di là della questione stupefacenti, rese noto che le discussioni col figlio sul tema rap/trap vertevano soprattutto sull’utilizzo di troppe parolacce.