Un partito senza idee a livello provinciale e che non si può permettere di logorare l'esperienza amministrativa regionale, che invece va valorizzata attorno alla figura di Vincenzo De Luca per ripartire nel 2026, con un implicito sostegno all'ipotesi del terzo mandato. E' in sintesi quanto espresso nel documento inviato da alcuni importanti esponenti del circolo Pd della città di Caserta alla segretaria nazionale del PD, Elly Schlein; un documento firmato da Enrico Tresca, segretario del PD Caserta, dal consigliere comunale a Caserta del Partito Democratico Matteo Donisi, dall'ex presidente del Consiglio comunale Michele De Florio, da Emiddio Cimmino, in passato segretario del Pd a livello provinciale, e da Franco De Michele.
Si parte con la preoccupazione "per la condizione in cui versa il partito in Campania ed provincia di Caserta, senza idee intorno alle quali chiamare a raccolta le migliori energie per sostenere e vincere la battaglia contro le destre". Il partito in provincia è commissariato, affidato attualmente a Susanna Camusso, che sta cercando di rilanciarlo e ricostruirlo dopo la vicenda del "tesseramento gonfiato "; un rilancio non facile, cui si accompagna la decisione di non tenere il congresso, circostanza che ha azzerato il dibattito interno.
I firmatari del documento chiedono dunque perché "nessuna chiarezza è stata ancora fatta, lasciando migliaia di iscritti, di democratiche e democratici casertani, in un limbo imbarazzante. Delle due l'una: o c'è la dimostrazione 'per tabulas' di comportamenti sanzionabili (e li si sanzioni), permettendo a chi non ha 'oggettivamente' compiuto irregolarità di essere iscritto e partecipare ad una fase congressuale, o si ammetta di non avere elementi e si iscrivono tutti quelli che ne hanno fatto richiesta. Inoltre, c'è da chiarire la vicenda del tesseramento 2023, aperta nelle altre realtà territoriali e ancora non partito in provincia diCasertano".
I firmatari chiedevano di "avviare una democratica e vera discussione che porti a selezionare la classe dirigente che dovrà sfidare le destre", di iniziare quindi un percorso che porterà alle Europee e alle Provinciali del 2024, ma il cui "naturale punto di arrivo non potrà che essere l'elezione regionale del 2026. E anche in questo caso riteniamo che sia un clamoroso errore il tentativo di trasformare una discussione politica in un prolungato, ea nostro parere insensato, tentativo di logoramento della nostra stessa esperienza di governo regionale, e di chi la guida con autorevolezza, pur nella difficoltà di una complessa situazione socioeconomica e politica nazionale.
Sarebbe un errore grave, cioè, disconoscere che non è possibile ripartire in Campania, per la costruzione delle nuove proposte di governo regionale, che dall'esperienza rappresentata dal Presidente Vincenzo De Luca e dalla sua amministrazione. Per quel che ci riguarda noi ne siamo assolutamente convinti".