Fa discutere la decisione dei gestori di alcuni stabilimenti balneari di vietare l’accesso ai lidi con viveri portati da casa. Il caso è coppiato a Bacoli dove qualche giorno fa è intervenuto anche il sindaco Josi Gerardo Della Ragione, al quale sono giunte diverse segnalazioni, in particolare da alcuni genitori.
In alcuni lidi dell'area flegrea vige il divieto di entrare in spiaggia con cibi e bevande. All'ingresso, tutti i bagnanti vengono sottoposti a una perquisizione, così da essere poi costretti a servirsi dei bar e dei ristoranti dei lidi per mangiare o semplicemente bere una bottiglietta d'acqua.
“Chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone – ha detto il sindaco - Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. A Bacoli questi scempi devono finire. Sono comportamenti che offendono la nostra terra, la nostra comunità".
Ora lo stesso copione si ripete anche nelle spiagge di Varcaturo Licola e Castel Volturno dove si perquisisce nelle borse dei clienti dei lidi privati che portano in spiaggia un panino o una bottiglietta di acqua.
“Le spiagge sono beni demaniali e dopo un passaggio doveroso in Regione, partiranno le diffide ai gestori” promette il consigliere regionale di Centro Democratico, Pasquale Di Fenza che ora porterà la questione all’attenzione della Commissione “demanio e patrimonio” per individuare una linea di condotta unitaria da far rispettare ai gestori dei lidi.