di Paola Iandolo
Posti sotto vincolo 4 beni mobili registrati, 116 beni immobili, 61 rapporti finanziari e una società attiva nel settore immobiliare riconducibili a Livia e Modestino Forte (entrambi in carcere per il loro coinvolgimento nell’inchiesta Aste OK e accusati di turbativa d’asta e associazione a delinquere di stampo camorristico).
Il sequestro è stato disposto dal tribunale di Napoli su proposta avanzata direttamente al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli e dal Direttore della DIA. La misura di prevenzione patrimoniale è stata applicata ai due in quanto – ad avviso degli inquirenti – questi ultimi all’interno del sodalizio criminale avellinese avrebbero gestito fin dal 2016 il lucroso settore delle aste immobiliari, pilotando le stesse per favorire gli interessi del Clan.